Foa presidente e Salini ad, Salvini: ‘Le cose cambieranno’

‘Al vertice della Rai noi abbiamo indicato un ad e un presidente staccati dai partiti, due giornalisti, manager, imprenditori’, dice Matteo Salvini dal palco del comizio a Fontevivo di Parma.  Rispetto alle critiche del Pd, il vicepremier ha aggiunto: ‘Hanno paura che cambi qualcosa in Rai, la loro paura è fondata. Cambieranno le cose, verranno valorizzati giornalisti dimenticati perché non erano di sinistra’.

Il ministro del Tesoro Tria ha proposto al cdm il nominativo di Fabrizio Salini come ad Rai e Marcello Foa come consigliere di amministrazione. Quest’ultimo sarà votato dalla commissione di Vigilanza per la carica di presidente dell’azienda radiotelevisiva.

‘Oggi diamo il via a una rivoluzione culturale. Ora ci liberiamo dei raccomandati e dei parassiti nella Rai’,  così il vicepremier Luigi Di Maio, al termine del Consiglio dei ministri, presenta ai cronisti la scelta dei nomi da parte del governo sui vertici Rai, Marcello Foa, Presidente e Fabrizio Salini Ad.

Finalmente ci saranno tante voci diverse alla Rai. Non ci sarà solo la voce della sinistra renziana, ma tante voci diverse, dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini. E le critiche dell’opposizione sulle nomine del servizio pubblico? ‘Quelli del Pd sono veramente alla frutta. Auguro loro un agosto di serenità e di relax perché ne hanno bisogno’, ha risposto Salvini.

‘’Sono orgoglioso ed emozionato per la nomina a presidente Rai, che è giunta inaspettata nell’arco di pochissime ore. Ringrazio di cuore il primo ministro Giuseppe Conte, i vice premier Matteo Salvini e Luigi di Maio, il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’economia Giovanni Tria per la fiducia accordatami’, scrive Marcello Foa su Fb:  ‘Mi impegno sin d’ora per riformare la Rai nel segno della meritocrazia e di un servizio pubblico davvero vicino agli interessi e ai bisogni dei cittadini italiani. Sin dai tempi del mio maestro Indro Montanelli, mi sono impegnato per un giornalismo intellettualmente onesto e indipendente e da oggi rinnovo questo impegno morale nei confronti dei giornalisti e di tutti i collaboratori della Rai. Grazie di cuore al Gruppo Corriere del Ticino per questi splendidi anni trascorsi assieme. E’ stato un onore, lascio con commozione una squadra meravigliosa’.

Marcello Foa è la figura prescelta in quota Lega per le cariche di vertice del servizio pubblico.  Ex inviato de Il Giornale, al quale approdò venticinquenne sotto la guida di Indro Montanelli, conosce bene la Russia che ha avuto modo di raccontare sin dall’inizio della sua carriera assistendo al crollo dell’Unione Sovietica.

Foa ha un curriculum corposo e può vantare partecipazioni a svariate trasmissioni straniere come CNBC e BBC, oltre naturalmente alla Rai. Nell’estate del 2011 ha lasciato Milano e il Giornale, nel quale aveva lavorato dal 1989, per approdare a Lugano e diventare direttore generale di TiMedia Holding Sa, società che edita il ‘Corriere del Ticino’ e altre emittenti, per poi diventarne amministratore delegato. Foa ha doppia cittadinanza, sia italiana che svizzera.

Il  neopresidente Rai ha una chiara impronta leghista: Matteo Salvini e Foa si conoscono bene, solo il 14 giugno scorso il vicepremier ha partecipato in collegamento video alla presentazione del suo ultimo libro  ‘Gli stregoni della notizia – Atto secondo. Come si fabbrica informazione al servizio dei governi’. Foa è vicepresidente di A/simmetrie, il centro studi sulle asimmetrie economiche fondato dal senatore leghista Alberto Bagnai.

Ma che la figura di Foa sia una sintesi perfetta dell’universo gialloverde lo si capisce anche dall’affinità di intenti e di idee con personaggi da sempre vicini al Movimento 5 Stelle, come Claudio Messora e Paolo Becchi, considerato l’ideologo dei grillini e tra i primi a felicitarsi con Foa. Qualche suo intervento è stato ripreso anche dal blog di Beppe Grillo.

‘La Rai è una grande azienda che appartiene ai cittadini, colma di personalità, di creatività e di risorse. Il mio compito sarà quello di valorizzarle tutte per poter offrire un prodotto che rispecchi l’eccellenza italiana con contenuti diversificati, ampi e ricchi di stimoli’, a scriverlo sul suo profilo Fb è Fabrizio Salini, indicato come nuovo ad della Rai. Ma la Rai non è un’isola: le relazioni internazionali, così come la valorizzazione delle produzioni locali, sono parte essenziale della sua missione. Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata, e ringrazio i dipendenti e i dirigenti Rai per ciò che hanno fatto e per ciò che faremo insieme, conclude Salini.

Fabrizio Salini, nuovo direttore generale della Rai  giallo-verde per cui Luigi Di Maio prevede ‘l’inizio di una rivoluzione culturale’. Uomo dei media e lontano dalla politica, nonostante la laurea in Scienze Politiche, Salini è romano e ha 51 anni. Da sempre si è mosso lontano dai palazzi, a suo agio invece nel mondo dei media internazionali.

Dal 2003 al 2011 ricopre il ruolo di vice president of entertainment channels di Fox International Channels Italy, gestendo tutta l’area dei canali di intrattenimento del gruppo. In questo periodo contribuisce alla nascita di canali come Fox Life, Fox Crime e Fox Retro, prima di passare a Sky Italia come head of entertainment and cinema programming gestendo i canali Sky Uno e Sky Cinema.

L’anno successivo, e cioè nel 2012, entra nel board of directors di Switchover Media con il ruolo di head entertainment & factual channels curando il lancio dei canali Giallo e Focus. Nel 2013 diviene vice president content fiction & kids di Discovery che nel frattempo ha acquisito Switchover Media. Dal febbraio 2014 è amministratore delegato di Fox International Channels Italy, per passare nel novembre del 2015 a La7 dove viene nominato direttore di La7 e La7d.

Lascia l’incarico a La7 nel giugno 2017 e da gennaio scorso è direttore generale di Stand By Me, la società di produzione fondata da Simona Ercolani.

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