Fisco, Irpef 2019: il 12% degli italiani paga il 58% delle tasse

E’ il solito copione, che si ripete anno dopo anno, ma vale la pena soffermarsi e ripeterlo: in Italia le tasse le pagano in pochi perché sono troppo alte, e sono troppo alte perché le pagano in pochi. A fronte di servizi sempre meno corposi. Sta di fatto che a sostenere il peso fiscale del Pese è una platea limitata di lavoratori e pensionati, che reggono un sistema in cui sono i furbi a non pagare ma ad usufruire comunque dei servizi pubblici.

Il 12 per cento dei contribuenti italiani paga il 58 per cento delle tasse riscosse sul reddito. Chi paga integralmente le tasse per trattenuta alla fonte (lavoratori dipendenti e pensionati) sostiene e paga gran parte dell’Irpef . Al contrario l’Iva  che grava soprattutto sul lavoro autonomo è la tassa più evasa d’Italia. E questo più o meno è noto da anni e anni, anche se mai assimilato dalla politica e dalla pubblica opinione che amano parlare di una esasperata tassazione in generale

Numeri
Un primo dato: su 60,48 milioni di cittadini residenti a fine 2017, quelli che hanno presentato la dichiarazione dei redditi (i contribuenti dichiaranti) sono stati 41.211.336, ma quelli che versano almeno un euro di Irpef sono 30.672.866. Possiamo dedurre che il 49,29% degli italiani non ha reddito e quindi non paga nulla di Irpef.
Ma un altro dato è più eclatante: i contribuenti delle prime due fasce di reddito (fino a 7.500 lordi l’anno e da 7.500 a 15 mila euro) sono 18.622.308, pari al 45,19% del totale e pagano solo il 2,62% di tutta l’Irpef (2,82% nel 2016). A questi contribuenti corrispondono 27,331 milioni di abitanti i quali, considerando anche le detrazioni, pagano in media circa 157,9 euro l’anno e, di conseguenza, si suppone anche pochissimi contributi sociali, e quindi con molte probabilità saranno dei futuri pensionati assistiti dalla collettività.

Il gettito Irpef al netto del “bonus Renzi” (di cui beneficiano 11,7 milioni di contribuenti per un costo di 9,5 miliardi) è pari a 164,701 miliardi (così suddivisi 147,9, l’89,84% del totale, dall’Irpef vera e propria; 11,9 miliardi per l’addizionale regionale e 4,8 miliardi per quella comunale). Il grosso di questi 164 miliardi è a carico del 12,28% di contribuenti, poco più di 5 milioni di soggetti che dichiarano redditi da 35 mila euro in su e che pagano ben il 57,88% contro il 2,62% pagato dal 45,19% di dichiaranti.

Ricapitolando: 1) I contribuenti con redditi lordi sopra i 100 mila euro (per inciso: il netto di 100 mila euro è pari a circa di 52 mila euro) sono l’1,13%, pari a 467.442 contribuenti, che tuttavia pagano il 19,35% di tutta l’Irpef; 2) tra 200 e 300 mila euro di reddito troviamo lo 0,176%, circa 59 mila contribuenti che pagano il 2,99% dell’Irpef; 3) sopra i 300 mila euro solo lo 0,093% dei contribuenti versanti, circa 38.227 persone che pagano però il 5,93% dell’Irpef.

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