Finmeccanica, rischio blacklist. India sospende pagamenti elicotteri

Sono stati sospesi i pagamenti a Finmeccanica per il contratto da 750 milioni di dollari e non ritirerà più elicotteri fino a quando non sarà terminata l’indagine in corso. Lo ha dichiarato
a Reuters una fonte del ministero della Difesa indiano.

Cda Finmeccanica. Si terrà oggi il Cda di Finmeccanica per decidere sugli incarichi dei manager, dopo l’arresto dell’ad Orsi nel caso delle tangenti per elicotteri all’India.
“Siamo fiduciosi che il consiglio d’amministrazione di oggi sappia prendere le decisioni necessarie in questo grave momento”, ha commentato il ministro dell’Economia Vittorio Grilli.
Intanto su Twitter interviene sulla vicenda anche il segretario della Lega Nord Roberto Maroni: “Su Finmeccanica oggi faccio partire nuove querele contro la banda dei diffamatori di professione, comincio da Repubblica e Falso Quotidiano”.

Finmeccanica verso blacklist. Ancora guai per Finmeccanica. Se risultassero veritieri i sospetti relativi all’inchiesta condotta in India, relativa alla corruzione nella vendita di 12 elicotteri di Agusta Westland, “Finmeccanica potrebbe finire sulla ‘blacklist’ e la commessa potrebbe essere annullata”. A lanciare l’allarme il ministro della Difesa indiano A.K. Antony, che discutendo con la stampa dell’arresto Giuseppe Orsi, ha dichiarato che “agiremo non appena avremo i risultati della nostra inchiesta”.

Antony ha inoltre ribadito che ricordato che in passato l’Ufficio centrale di indagini (Cbi) ha indagato in altre operazioni di questo tipo “é sei imprese sono finite sulla lista nera”. Il ministro, dopo aver assicurato di aver chiesto al Cbi di “agire presto”, ha ricordato che fin dallo scorso anno, quando si è cominciato a parlare di questo scandalo, “abbiamo scritto attraverso il ministero degli Esteri ad Italia e Gran Bretagna”, ma “non abbiamo ricevuto alcuna informazione da quei governi”. “Non possiamo tollerare alcun caso di corruzione nelle commesse per la Difesa – ha proseguito -, ma neppure vogliamo prendere decisioni affrettate prima della fine dell’inchiesta”. Infine Antony ha promesso che nessun colpevole “che sia italiano o indiano” verrà risparmiato in questa vicenda, sostenendo che per quanto riguarda gli elicotteri che non sono ancora stati consegnati “decideremo dopo aver ricevuto il risultato dell’indagine del Cbi.

Intanto l’ex comandante dell’Aviazione indiana S.P. Tyagi, coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti per la vendita di elicotteri Finmeccanica, si è detto innocente e pronto a collaborare con gli investigatori della polizia criminale Cbi. Lo riferiscono oggi le tv indiane. “Il contratto è stato firmato tre anni dopo il mio pensionamento. Non capisco come possa aver influenzato la decisione”, ha spiegato. Il comandante indiano è stato a capo delle forze aeree dal 2004 al 2007 ed era in contatto con i cugini, i tre fratelli Julie Tyagi, Docsa Tyagi e Sandeep Tyagi, che avrebbero fatto da tramite nella consegna di 100 mila dollari di sospette mazzette, secondo l’ordinanza di arresto dei vertici di Finmeccanica emessa dal Gip di Busto Arsizio. “Sono scioccato dal fatto che sia emerso il mio nome nell’inchiesta – ha aggiunto -. “E’ un fatto gravissimo per l’immagine dell’Aviazione indiana”. Tyagi è stato accusato, in particolare, di aver modificato i requisiti tecnici previsti per l’acquisto dei 12 elicotteri destinati al trasporto delle personalità politiche in modo da favorire Agusta Westland. “I responsabili delle forze aree non hanno modificato il bando di gara”, ha spiegato. Possono soltanto suggerire modifiche che poi devono essere approvate dal ministero della Difesa. Spero a questo riguardo che l’inchiesta del governo faccia piena luce sulla verità”. Il comandante ha poi precisato che il processo di acquisizione degli “elicotteri Vvip” (come sono chiamati in India gli Agusta Westland AW 101) è stato avviato nel 2000 e che il precedente capo dell’Aviazione aveva richiesto dei velivoli capaci di volare ad un’altezza di 18 mila piedi (5.500 metri). Siccome c’erano soltanto i francesi in grado di garantire questo requisito unito a quello di una cabina spaziosa per ospitare le guardie del corpo, “lo standard è stato abbassato a 15.000 piedi nel 2003” per assicurare la presenza di più concorrenti.

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