Fini: “Elezioni a marzo, sarà Bossi a farlo cadere”

Silvio Berlusconi “proverà a vivacchiare più o meno fino a Natale, farà di tutto per ottenere l’approvazione di nuove leggi ad personam, indispensabili per trasformare quelli che lo riguardano in processi ‘pret a porter’, tagliati su misura per garantirgli l’impunità con la prescrizione breve o altri espedienti. Poi andrà alle elezioni. Presto, molto prima di quanto ci si possa aspettare, sarà Bossi a staccare la spina. Andremo alle urne a marzo 2012”. E’ l’ipotesi del presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, in una intervista alla Stampa. “Si voterà con l’attuale legge – è convinta la terza carica dello Stato – per rinviare il referendum. Non solo io, tutti hanno capito che andrà così e cominciano a prepararsi a questa scadenza”. Per Gianfranco Fini se si andrà a votare con il Porcellum gli schieramenti in campo saranno tre. “La novità sarà il Terzo polo – ragiona il presidente di Fli – che ha grandi potenzialità e potrà intercettare tutto lo scontento che viene dagli elettori di centrodestra e anche parte di quello del centrosinistra. Per questo, dobbiamo arrivare al voto con un maggiore amalgama, una spinta unitaria, un’unica identità programmatica. Non abbiamo molto tempo, ma possiamo riuscirci”. Per il presidente della Camera, Silvio Berlusconi sarà probabilmente il  candidato premier del Pdl. “Se non lo chiede lui, sarà il suo partito a chiederglielo. Non vedo vere alternative nel Pdl. Il governo di larghe intese per il presidente della Camera è “franato di fronte all’ostinazione di Berlusconi di non accettare di fare un passo indietro e guardare solo al suo interesse personale”. Fini dice di non aver mai pensato a un ribaltone “anzi, il punto di partenza di qualsiasi ipotesi era che sarebbe stata praticabile solo col consenso del Pdl e costruita attorno alla maggioranza che ha vinto le elezioni”. E rivela come molti esponenti di primo piano del Pdl, non solo Pisanu e Scajola, in più occasioni hanno avanzato questa ipotesi sempre rifiutata dal premier.

 

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