La legge sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti divide Pd e Pdl. A destare maggiori tensioni, tra Popolo della Libertà, Partito Democratico e Scelta Civica, è soprattutto il tema dei tetti ai finanziamenti dei privati, sul quale il Pd mantiene la linea dura. Il centrodestra invece insiste per la depenalizzazione del reato dei finanziamenti. Sarà l’aula a decidere quali modifiche verranno approvate. Rottura anche sulle presidenze delle commissioni bicamerali Antimafia e Semplificazioni. La riunione, secondo quanto viene riferito, è stata interrotta bruscamente dai capigruppo Pdl per la frizione che si era creata. Per il deputato di Scelta Civica e membro della commissione Affari Costituzionali, Andrea Mazziotti, “è assurdo che la commissione Affari costituzionali abbia dovuto dare il mandato ai relatori e spedire in aula il disegno di legge sui partiti senza finire il lavoro. Non si è trovato un accordo perché il Pdl insiste sul rifiuto di inserire un tetto alle donazioni private ai partiti e chiede di depenalizzare le violazioni delle regole sul finanziamento pubblico. Sono posizioni inaccettabili”. “Il tetto ai finanziamenti privati esiste in tutti i sistemi civili – ha aggiunto Mazziotti – e deve esistere a maggior ragione in Italia dove esiste un partito azienda. E la richiesta di depenalizzazione, con i precedenti che ci sono in Italia, è offensiva per i cittadini, oltre a comportare il rischio di mandare assolti molti inquisiti”
