Finanziamento partiti, ok dal Cdm: “Stop a soldi pubblici”. Ddl entro la prossima settimana

Finanziamento pubblico ai partiti e ricezione della direttiva europea sulla prestazione energetica nell’edilizia. Questi i temi all’ordine del giorno nel Cdm tenutosi questa mattina a Palazzo Chigi.

Ecobonus. Slitta l’esame degli eco bonus, come spiega il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato: “ Gli eco-bonus al 55% e gli sgravi al 50% per le ristrutturazioni edilizie saranno approvati nel prossimo Cdm”.

Finanziamento pubblico ai partiti. Raggiunta invece l’intesa sull’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti. A comunicarlo è lo stesso Letta con un tweet: “Nel Cdm di  oggi abbiamo trovato l’accordo su abrogazione finanziamento pubblico dei partiti.Ora la ragioneria deve preparare le norme fiscali del ddl”.  Il decreto legge, che verrà  approvato la prossima settimana, prevederà, come ha spiegato il premier Enrico Letta durante il Consiglio dei ministri, l’abrogazione delle norme attuali sul finanziamento pubblico dei partiti; la definizione di procedure rigorose in materia di trasparenza di statuti e bilanci dei partiti; la semplificazione delle procedure per le erogazioni liberali dei privati in favore dei partiti, ferma l’esigenza di assicurare la tracciabilità e l’identificabilità delle contribuzioni; l’introduzione dei meccanismi di natura fiscale, fondati sulla libera scelta dei contribuenti, a favore dei partiti; la disciplina di modalità di sostegno non monetario al funzionamento dei partiti in termini di strutture e servizi.

Sanità. Nel Cdm è stata inoltre disposta l’erogazione di 6 miliardi destinati alla sanità pubblica. Nel comunicato emesso al termine del Cdm, si legge: “Tenuto conto del completamento dell’istruttoria compiuta dai Tavoli di verifica degli adempimenti connessi ai Piani di rientro dai deficit sanitari, il Ministro dell’Economia e delle Finanze è stato autorizzato ad erogare somme a titolo di anticipo sulle spettanze relative al finanziamento del Servizio sanitario nazionale in favore delle Regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Sicilia”. L’istruttoria compiuta “dal Ministero dell’economia nel mese di aprile con il Tavolo di verifica degli adempimenti ed il Comitato permanente per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza ha verificato che sussistono i presupposti previsti dal decreto legge per erogare gli anticipi”. Nello specifico all’Abruzzo sono stati destinati 118 milioni di euro, alla Calabria 411 milioni di euro, alla Campania 287 milioni di euro, al Lazio 540 milioni di euro, al Molise 63 milioni di euro e alla Sicilia 500 milioni di euro.

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