Filiazione via libera dal governo. Letta: Scompare distinzione figli serie A e B

Cancellata dal Codice civile la distinzione tra figli illegittimi e naturali. Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sulla filiazione: non ci saranno più figli di serie a e b.  “Abbiamo inviato al Parlamento un decreto in materia filiazione: è molto importante, scompare dal codice civile la distinzione tra figli di serie A e B, si è figli e basta. Non c’è più l’aggettivo, si è figli e basta. Questo è un gradissimo fatto di civiltà. Finisce una distinzione che nella storia del Paese ha accompagnato drammi umani veri e propri, una ulteriore regola di civiltà molto, molto importante”, spiega il presidente del consiglio, Enrico Letta.

Autorità trasporti. Il consiglio dei ministri ha dato via libera anche all’Autorità dei Trasporti. “L’iter parte oggi e ora dovrà andare in Parlamento”, ha precisato Letta. “Si tratta di un tema che da molto tempo era fermo e bloccato, ora parte l’Autorità e inzia l’iter che ovviamente dovrà andare in Parlamento attraverso il passaggio nelle commissioni”, ha spiegato il presidente del Consiglio. Letta ha annunciato che il governo proporrà al Parlamento, per la guida di questa Autorità, Andrea Camanzi.

Farmaci oncologici. L’esecutivo ha approvato, nella riunione di oggi, un emendamento da presentare alle Camere, sulla classificazione dei farmaci oncologici. “In consiglio dei ministri abbiamo approvato un emendamento che presenteremo a brevissimo in un provvedimento in Parlamento sulla classificazione dei farmaci in materia oncologica”, spiega il premier al termine del cdm. Praticamente l’Aifa “è tenuta a esaminare il dossier e chiudere l’iter” per l’immissione dei farmaci nel prontuario del Servizio Sanitario Nazionale entro cento giorni dall’immissione del farmaco in commercio a pagamento.  “La disciplina vigente – ha spiegato il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin – prevede che un farmaco, per esser dispensato a carico del Servizi Sanitario Nazionale debba essere autorizzato da Aifa e collocato nel prontuario nazionale e successivamente in quelli regionali. Una legge introdotta nel 2012 prevede che un farmaco, che ha ottenuto l’autorizzazione comunitaria, può essere immesso nel mercato a pagamento in attesa della conclusione dell’iter di autorizzazione”. “Questo ha provocato un ritardo fra l’immissione nel commercio e l’immissione nel prontuario che può arrivare a 24 mesi. Noi riteniamo che per quanto riguarda i farmaci orfani che curano le malattie rare e per quelli di eccezionale rilevanza terapeutica e sociale” come gli antitumorali “si debba aprire una corsia preferenziale nell’iter, così da avere tempi ridotti e certi per la dispensazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale”. In base all’emendamento, ha aggiunto Lorenzin, “l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) è tenuta a esaminare i dossier con assoluta priorità e a chiudere l’Iter entro 100 giorni”. Inoltre, ha concluso, “l’emendamento prevede che l’azienda produttrici abbiano l’onere di presentare domanda di inserimento nel prontuario entro 30 giorni dall’autorizzazione al commercio da parte della comunitaria”.

 

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