Fiat. Belisario (Idv): Monti a Melfi, lavoratori chiedono non sia solo passerella elettorale

“I lavoratori SATA e gli italiani si augurano che quella di Monti a Melfi non sia stata solo una inopportuna passarella elettorale, una ‘ospitata’ assai poco tecnica e molto politica organizzata per aprire la campagna elettorale e far capire chiaramente con chi sta il professore”. Lo dichiara il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario, che aggiunge: “Dopo essere rimasto impassibile a guardare Fiat fare carta straccia degli impegni presi, dei diritti dei lavoratori e delle sentenze della magistratura, ora il presidente del Consiglio va a Melfi a scambiarsi ringraziamenti ed elogi con Marchionne e a raccontare una realtà dei fatti distorta e parziale, adattata guarda caso a uso e consumo proprio di Marchionne e Montezemolo. Che il Lingotto abbia deciso di produrre in Basilicata i due mini-suv Fiat e Jeep è un fatto positivo, ma l’investimento annunciato in pompa magna appare tardivo, ammesso che almeno stavolta siano state fatte le opportune ricerche per capire se e quanto questi due suv potranno essere competitivi sul mercato. Resta poi la vergogna della discriminazione della Fiom, che Fiat continua a escludere da ogni confronto. Ne sanno qualcosa Barozzino, Lamorte e Pignatelli, i tre operai di Melfi ingiustamente licenziati e poi reintegrati dalla Corte d’Appello di Potenza che ancora oggi sono tenuti fuori dallo stabilimento. Monti tutte queste cose le sa – conclude Belisario – ma è evidente che ora più che mai gli conviene far finta di non saperle e continuare a stare dalla parte dei più forti”.

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