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“Un’anomalia e un problema per le relazioni sindacali”. Definisce così l’assenza della Fiom dal tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici , il presidente di Federmeccanica, Pierluigi Ceccardi, durante la riunione con i rappresentanti di Fim e Uilm. Deve essere “interesse di tutti – ha aggiunto – superare questa impasse”.
La questione del contendere, ha poi spiegato, “per quanto ci riguarda attiene alla condivisione o meno dell’oggetto del confronto negoziale; noi intendiamo rinnovare il contratto del 15 ottobre 2009 e non un generico e non identificato contratto collettivo di categoria. Per questo avevamo chiesto alla Fiom, anche considerando il contenzioso giudiziario da essa promosso e non ancora concluso, di esplicitare in proposito una posizione chiara e non ambigua; ciò non è avvenuto”. Le richieste di Fim e Uilm sull’incremento dei minimi tabellari (150 euro lordi al mese a regime) è per Federmeccanica “onerosa e ingiustificata”. Per il dg Roberto Santarelli “non corrisponde ai nostri calcoli, c’è una differenza apprezzabile”. Le parti si incontreranno il 13 settembre. “Contiamo di rinnovare il contratto entro l’anno per contribuire alla ripresa dell’economia, all’innalzamento dei consumi e alla competitività delle imprese”, ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm. “Determinare un rinnovo contrattuale – ha aggiunto – significa dare messaggi ben precisi al mondo economico e ai soggetti che concorrono al risultato indicato”.
