Favola gay alle elementari. Genitori ritirano la figlia dalla scuola

MASSA CARRARA.  Gender e gay tra i banchi di scuola. La retorica  dell’omosessuale si trasmette anche  dalla cattedra innocua di una scuola elementare. Basta una favola che mette in scena un principe maschietto che alla fine scopre di essere una principessa e il gioco è fatto. In un istituto elementare in provincia di Massa Carrara, nella illuminata Toscana, il principe gender diventa l’eroe senza macchia e senza paura che libera la sua amica del cuore. La storiella gay non è andata giù ai genitori di una alunna, che hanno deciso di ritirare la bimba dalla scuola per iscriverla a una scuola paritaria cattolica. La notizia è stata riportata dal sito ‘No ai matrimony gay in Italia’ che racconta lo sconcerto dei genitori tenuti completamente all’oscuro del progetto. La fiaba ‘Salverò la principessa’ veniva raccontata nell’ambito del progetto regionale ‘Liberi tutti’, finanziato con 78mila euro e rivolto agli alunni dai 5 ai 18 anni. Lo scopo del progetto, coordinato dalla Fondazione Toscana spettacolo e giunto ormai alla seconda edizione, sarebbe quello di insegnare ai bambini il valore delle diversità. I genitori della bambina hanno avuto modo di accorgersi del percorso realizzato nella scuola della figlia esclusivamente leggendo quanto la bambina aveva scritto sul quaderno d’italiano e sul diario. Nessuna comunicazione preventiva era stata fornita ai genitori dalla scuola, e non era stata chiesta una richiesta formale di consenso all’adesione a tale progetto.

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