Fattura elettronica, FdI in piazza per dire no e difendere imprese e artigiani

Oggi, 12 dicembre alle ore 11 Fratelli d’Italia  si è  mobilitata  in piazza Montecitorio a Roma insieme a imprenditori, artigiani, professionisti e partite Iva,per dire ‘No all’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica’, che scatterà a partire dal 1 gennaio 2019. Alla manifestazione sono intervenuti il presidente nazionale di FdI, Giorgia Meloni  e i parlamentari del movimento.
L’obbligo, introdotto dal precedente governo di centrosinistra e ribadito dall’esecutivo grilloleghista, è stato fortemente criticato da diversi rappresentanti degli ordini professionali e dalle associazioni di categoria, perché rischia di mandare in tilt il mondo produttivo italiano. La fatturazione elettronica rappresenta un altro onere per chi fa impresa e complica maggiormente una burocrazia che già rappresenta una zavorra allo sviluppo e alla crescita.
Le criticità sono enormi: la realtà produttiva italiana è fatta di tantissimi artigiani che ancora oggi non utilizzano il computer, di tantissime imprese che lavorano in zone non coperte dalla rete internet, di aziende abituate ad utilizzare il loro software gestionale con cui tracciano i flussi di lavoro. Un software di difficile implementazione, se non a costi molto onerosi, con il software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
L’emissione della fattura elettronica è farraginosa, farà perdere tantissimo tempo a chi già lavora 60 ore alla settimana e combatte ogni giorno con la burocrazia e gli oneri che lo Stato gli impone. La proposta di FdI insieme al popolo delle partite Iva  è di prorogare al 2022   l’avvio dell’obbligo di  fattura elettronica per le piccole imprese  e mantenere l’entrata in vigore prevista per il 1° gennaio 2019 solo per le prestazioni di importo superiore a 10.000 euro.

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