Mario Monti durante la conferenza stampa di fine anno

Monti: Parte la “Cresci Italia”. Non resto in politica

Gessato grigio chiaro, camicia azzurro polvere, cravatta a piccoli disegni geometrici sempre sul grigio. Scegle un look sobrio il premier Mario Monti per la sua conferenza stampa di fine anno, che non si svolge nei saloni di Villa Madama come quelle del precedente governo ma in una sala negli spazi della Presidenza del Consiglio nella Galleria Colonna.

Per il presidente del consiglio ora “prende il via il pacchetto Cresci Italia”.E precisa che “non c’è mai stata ai miei occhi e agli occhi dei miei ministri una fase 2 separata da una fase 1. Il decreto Salva Italia aveva come titolazione ‘crescita, equità, consolidamento: un terzetto di obiettivi che è lo stesso nella fase 1 che si è conclusa e in quella che voi amate (nessun problema) chiamare fase 2 che sta per aprirsi: cambiano solo i ‘pesi’ dei diversi capitoli”.

Crescita. Prima tranche entro il 23 gennaio. “Non possiamo tardare troppo a dare evidenza con provvedimenti concreti che lavoriamo per la crescita che potrà presto trarre beneficio”. Il premier poi aggiunge. “Visto che l’asse logico del nostro sforzo è quello europeo, una prima tranche di provvedimenti, che discuteremo perché non siano calati dall’alto, sarà pronta per poterli portare a Bruxelles il 23 gennaio”. Per le liberalizzazioni ci sarà un calendario fitto per le prime tre settimane gennaio.

Lavoro e liberalizzazioni sono complementari. “Lavoreremo in parallelo su liberalizzazioni e mercato del lavoro”. Secondo il premier, tra i due temi, esiste “una complementarietà logica e politica”. “In tutti e due i campi si tratta di trovare soluzioni più moderne per valorizzare il lavoro e rendere l’impiego più incoraggiato da parte delle imprese e in forme che siano di maggior interesse per lavoratori e giovani, altrimenti disoccupati o in posizione precaria”. “C’è poi complementarietà politica”, ha spiegato Monti ricordando che anche se si tratta di stereotipi “se uno pensasse che, a grandi linee, nello spettro del centrodestra ci sia minore simpatia per le liberalizzazioni – ma gratta gratta forse non è così , perché abbiamo toccato pochi punti e non l’insieme – e nel centro sinistra invece più resistenze al mercato del lavoro, si può procedere su tutti e due i fronti”. Il professore ha poi ricordato che il governo ha lavorato “impacchettando provvedimenti accettabili anche se non molto gradite all’insieme delle forze politiche: e i risultati sono incoraggianti”.

Lavoro. Al via il contratto unico. “Le tutele dei lavoratori devono favorire la riallocazione sul mercato”, rimarca il premier Mario Monti nell’indicare gli obiettivi della riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Sul contratto unico, “il ministro Fornero sta ragionando e ci accingeremo a lavorare nei prossimi giorni”. “Ci proponiamo tre obiettivi: quello di superare il profondo dualismo del mercato lavoro italiano con effetti negativi in termini di equità ed efficienza complessiva del sistema”. Altro obiettivo, ha proseguito Monti, quello di “superare una regolazione quasi esclusivamente basata sulle condizioni di liceità delle diverse fattispecie giuridiche e contrattuali e caratterizzata nei fatti da forti incertezze interpretative”. “In questo contesto, le tutele dei lavoratori- ha detto ancora Monti – devono favorire la riallocazione nel mercato nel rispetto delle professionalità e della localizzazione territoriale dei lavoratori stessi, nell’ambito di un contesto mondiale caratterizzato dal continuo evolvere delle strutture produttive, e le prestazioni di sostegno al reddito ai lavoratori che abbiano perso l’impiego, non per loro colpa o scelta, dovrebbero essere tali da incentivarne il reimpiego”.

Imprese. Alleggerimento per avviarle. Tra le misure relative alla liberalizzazione e alla concorrenza il premier annuncia che “ci dovrà essere un fortissimo alleggerimento delle modalità per costituire una nuova azienda”.

Giustizia. Entra in agenda sviluppo e crescita. La giustizia “saraà coinvolta” nell’agenda attinente a sviluppo e crescita “perché si sa che il funzionamento o il non funzionamento della giustizia civile é uno dei fattori per cui un paese è attrattivo” per gli investimenti. Un altro fattore importante a tale riguardo, ha indicato il premier, è quello relativo ai tempi di costituzione di un’impresa attualmente considerati eccessivamente lunghi.

Monti: io Catricalà ci occuperemo di liberalizzazioni. Sulle liberalizzazioni lavorerà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà e lo stesso premier Mario Monti. E il presidente del consiglio assicura che sul tema “saremo molto incalzanti”.

Monti. Non ci occuperemo solo di economia. Per quanto sia la principale emergenza, il governo “non si occuperà solo di economia”. E’ quanto ha voluto chiarire il premier Mario Monti, rispondendo ad una domanda di politica estera durante la conferenza stampa di fine anno. “E’ ovvio che per l’Italia la nuova prospettiva di luci e ombre, di molte luci, che si è aperta proprio un anno fa in questi giorni sul fronte mediterraneo, africano e mediorientale è di grandissimo interesse, impegno e speranza”, ha affermato il premier. Dunque, ha sottolineato Monti, “non pensiate che questo sia un governo in cui l’alfa e l’omega si riassumano nelle questioni finanziarie: se siamo qui e’ perche’ qualcosa non andava in modo ottimale su quel fronte, ma ho la fortuna di avere ministri di grandissima competenza ed esperienza al di fuori di questo campo”

Monti: si lavora per garantire pagamenti a creditori P.A. “Stiamo lavorando” al tema del pagamento dei crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione anche se “purtroppo non abbiamo potuto per ora dare priorità a questo tema perché sarebbe stato un segnale contradditorio al forte duro e brutale messaggio principale che abbiamo dovuto trasmettere a mercati di consolidamento dei conti pubblici”. Per il premier “bisogna però chiedersi come mai siamo arrivati qui, anche se è di scarso sollievo per chi con conseguenze drammatiche soffre per i ritardati pagamenti dello Stato”. Monti ha comunque sottolineato che “tutto quello che si sta facendo per rimettere su un binario sano e corretto la finanza pubblica è volto anche ad evitare in futuro questo tipo di problemi”.

Catasto. Riforma rispecchia la realtà. “Nei mie contatti con diversi settori del ministero dell’Economia ho approfondito la questione del catasto, degli ammodernamenti. Meccanismi per conoscere la realtà sono auspicabili, la riforma del catasto è avviata richiede qualche tempo ma consentirà di conoscere la realtà e di porre fine ad abusi benché involontari e introdurre una maggiore aderenza tra il fisco e la realtà effettiva”.

UE e Bce. “Abbiamo bisogno di un’Europa che sia fondata sulla disciplina di bilancio, ma non solo su quella”. Parole che si trovano in sintonia con quanto detto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Rispondendo alla domanda se ritenga che da parte di Francoforte sia mancato nelle ultime settimane il sostegno ai titoli italiani, Monti ha chiarito. “Per quanto riguarda la Bce, vorrei essere molto preciso: io sono sostenitore dell’indipendenza delle banche centrali, dagli anni Ottanta ho sostenuto in Italia la tesi dell’indipendenza di Bankitalia, devo dire con qualche anno di anticipo rispetto a quanto Bankitalia ha cominciato a sostenere la tesi della propria indipendenza”. Ciò premesso, ha sottolineato il presidente del Consiglio, “non mi pronuncio sulle decisioni di politica monetaria europea, che sono in ottime mani e che rispetto”. Piuttosto, ha ribadito Monti, “il rialzo per me sgradevole degli spread é attribuibile alla delusione dei mercati per il risultato del Consiglio europeo” dell’8-9 dicembre, “non ai mancati o limitati interventi della Bce”.

Forze politiche ci appoggiano, ne siamo grati. “Mi sembra che l’appoggio delle forze politiche ci sia. Finché andiamo avanti vuol dire che l’appoggio c’é. Siamo grati che ci mettono in condizione di fare il compito per cui siamo stati chiamati”. E aggiunge. “Continuerò nel dialogo con i leader politici”e “avrò nel Parlamento il riferimento chiave”.

Monti: Non resto in politica. “Ringrazierei e declinerei l’invito” a restare in politica. Lo afferma il premier, Mario Monti, nella conferenza stampa di fine anno. Il presidente del consiglio sottolinea invece il suo impegno a “svolgere bene il compito limitato nel tempo, che ci è stato assegnato”. E dice di no ad una sua candidatura al Quirinale.

Crisi: da Ue più mezzi al fondo salva-Stati. “Cosa deve fare l’Europa per far uscire dalla crisi la zona Euro? A mio parere servono maggiori mezzi al fondo salva-Stati e non una attenuazione della disciplina di bilancio”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio, Mario Monti, nella conferenza stampa di fine anno. L’Europa deve anche impegnarsi per la crescita, ha aggiunto, e a questo proposito “sono necessari una maggiore integrazione dei mercati e più dinamismo economico. Ciò che nel nostro piccolo – ha sottolineato il premier – vogliamo realizzare in Italia nei prossimi mesi”.

La “rigorosa e tempestiva attuazione” degli impegni presi con l’Europa era “un atto dovuto” del Governo Monti. “L’atto voluto del mio Governo comincia oggi”, precisa il premier. “Non è questo governo che ha sottoscritto l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Non prendo posizione né favorevole né critica ma faccio presente che sono impegni di altri”. e ribadisce che il problema dei mercati “è prima di tutto un problema di carattere europeo, cui deve essere data una risposta comune, solidale e convinta”.

Il Parlamento ho migliorato la Salva-Italia. Conti in sicurezza. Il Parlamento ha “responsabilmente approvato in tempi rapidissimi” il decreto salva Italia “con modifiche che lo hanno migliorato”. Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Monti durante la conferenza stampa di fine anno, sottolineando che con il decreto si è “affrontato il tema dei conti pubblici ma contemporaneamente si sono perseguiti gli obiettivi di maggiore crescita economica ed equità sociale”. “Con il decreto ‘decreto Salva Italia’ abbiamo messo in sicurezza i conti pubblici”. Il consolidamento dei conti pubblici, ha sottolineato il premier, “era un’assoluta priorità”. Il premier assicura che “non occorre un’altra manovra correttiva”.

Stampa libera e indipendente, importante per il Paese. “Desidero assicurarvi che non mi sfugge la fondamentale importanza della stampa libera, indipendente e articolata per il bene del nostro Paese”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Mario Monti alla conferenza stampa di fine anno che ha ricevuto dal segretario nazionale dell’ordine, Enzo Iacopino la tessera professionale dell’ordine dei giornalisti.

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