Dal 25 giugno al 10 luglio ore 21 non avere paura del caldo del Teatro! La spassosa commedia di Shakespeare con l’adattamento la traduzione e la regia Marco Carniti e con la di produzione Politeama s.r.l. ti aspetta all’interno della realtà del Gigi Proietti Globe Theatre a Villa Borghese.
Le allegre comari di Windsor è una opera unicum in cinque atti del dramamturgo inglese Wiliam Shakespeare una delle più divertenti, si dice che sia stata scritta in 14 giorni su richiesta di Elisabetta I che voleva rivedere sulla scena il personaggio di Sir John Falstaff personaggio cardine della vicenda che tratta di amore e di perdono in chiave ironica.
Il cavaliere Falstaff interpretato dal valido Antonino Iuorio, manda la stessa lettera d’amore alla signora Ford interpretata dalla affascinante Antonella Civale e alla signora Page la bellissima Loredana Piedimonte, entrambe sposate, ma comunque donne ‘libere’.
Esse, chiedono alla serva Quickly qui interpetata da un bravissimo Patrizio Ciglione di aiutarle nel punire quel porco e gli fanno credere un loro interesse, lo invitano e ad un primo appuntamento e lo gettano nel Tamigi dentro una cesta di panni sporchi, al secondo invito lo bastonano e al terzo lo fanno assalire nella foresta da una schiera di finte fate e folletti. Nel mentre un’altra storia viene raccontata quella della figlia della signora Page che ha tre spasimanti, di questi solo uno è amato veramenteL’inizio dello spettacolo avviene in modo inconsueto e la pièce viene auto-presentata dai stessi attori sotto il magistrale palco, irruendo con un canto dell’ inno di ItaliaLo spettacolo è adattato in chiave moderna, elementi caraterizzanti: gli occhiali da sole che alcuni personaggi indossano, anche il linguaggio è modernizzato da risaltare il tratto distintivo del Teatro Elisabettiano: il conivolgimento del pubblico che la compagnia teatrale affiatata e unita stasera non manca di esercitare, gli attori sono tutti molto bravi, ad accompagnarli ci sono suoni e musiche di arpa suonata dal vivo che rendono lo spettacolo ancora più coinvolgente. Bellissimi anche i cambi di luce e i costumi che rimandano all’epoca di fine cinquecento d’ InghilterraUna commedia che tanto ci fa ridere quanto riflettere:
“Perché Falstaff oggi ? Oggi più che mai ci sentiamo tutti presi in giro da qualcuno o da qualche entità. E Falstaff e la sua ‘armata Brancaleone’ rappresentano quello che noi siamo. Perché oggi è l’epoca dei “tutti gabbati “. E alla fine ‘Allegri’ sono gli spiriti ma ‘Tristi’ i risultati. E Falstaff diventa così esempio di decadenza fisica e morale dell’ uomo, visto come pagliaccio per il mondo. In un mondo che è già pagliaccioMa l’uomo per Shakespeare, fatto della stessa materia di sogni, contraddizioni che si assommano, utopie che svaniscono, si rassegna ma non muore. L’ uomo esiste e resiste. Nonostante tutto resta al centro del Globo
Non perderla, entusiasmante, coinvolgente e spensierataMaster Ford: Alessandro Averone, Slender:Tommaso Cardarelli,Madame Quickly: Patrizio Cigliano, Madame Ford: Antonella Civale, Nym: Roberto Fazioli, Fenton: Sebastian Gimelli Morosini, Robin: Dario Guidi, Falstaff: Antonino Iuorio, Giudice Shallow: Roberto Mantovani, Anna Page: Valentina Marziali, Evans: Gigi Palla, Madame Page: Loredana Piedimonte, Pistol: Raffaele Proietti, Master Page:Mauro Santopietro, Bardolfo: Alessio Sardelli, Simplicio: Federico Tolardo
Musiche: Mario Incudine
Arpa dal vivo: Dario Guidi
Aiuto regia: Maria Stella Taccone, Francesco Lonano
Costumi: Gianluca Sbicca
Scene: Fabiana Di Marco
Direzione Tecnica: Stefano Cianfichi
Light Designer: Umile Vainieri
Sound Engineer: Daniele Patriarca
Assistente alla regia: Ilaria Diotallevi
Assistente scenografa: Giulia Labard
Valentina Nasso