‘Falafel Express’di Roberto Scarpetti, un fumetto che nasce sulla scena, il 25 giugno al Teatro India di Roma

ROMA CITTÀ MONDO

 Lunedì 25 giugno (ore 21.30) al Teatro India,

nell’ambito di ROMA CITTA’ MONDO. Festa teatrale dell’Intercultura, in scena FALAFEL EXPRESS

di Roberto Scarpetti, un fumetto che nasce sul palcoscenico con gli attori stessi catapultati in un mondo disegnato che si modifica attorno a loro per raccontare la storia di Mahdi

FALAFEL EXPRESS

di Roberto Scarpetti

regia Elisabetta Carosio

con Simone Formicola, Gabriele Genovese, Alice Giroldini, Matteo Palazzo

illustratrice Chiara Abastanotti- scenografia Tommaso Osnaghi – montaggio video Paola Palombi

Produzione COMPAGNIA LUMEN

ROMA CITTÀ MONDO è un progetto Teatro di Roma – Teatro Nazionale

realizzato con il sostegno del MiBACT e di SIAE

nell’ambito dell’iniziativa Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura

ingesso libero_ info e prenotazioni community@teatrodiroma.net

Lunedì 25 giugno (ore 21.30), nell’ambito della rassegna ROMA CITTA’ MONDO. Festa teatrale dell’Intercultura, va in scena al Teatro India, FALAFEL EXPRESS, spettacolo scritto da Roberto Scarpetti, in equilibrio tra teatro e fumetto per affrontare le tematiche di identità, nazionalità e appartenenza.

Un fumetto che nasce sulla scena, con la scena e per la scena. Gli attori si muovono in un mondo disegnato che si modifica attorno a loro per raccontare la storia di Mahdi, un ragazzo nato e cresciuto in Italia, in una cittadina del Sud, ma che italiano non è: non lo è per lo Stato, non lo è per le carte che lo identificano e per le persone che lo “accolgono” nella città dove a 18 anni si sposta per studiare all’università. Mahdi è figlio di una madre siriana e di un padre egiziano, ha amici italiani e una passione per le lingue straniere. Qui, lontano da casa, si confronta per la prima volta col fatto di non essere riconosciuto italiano in tutto e per tutto. Percorre allora un viaggio metaforico e reale alla ricerca della propria identità, trovandosi, al suo ritorno davanti a una grande scelta che compie con una nuova coscienza: quella della ricchezza che sta racchiusa in ogni individuo e nelle sue esperienze e che nessun documento potrà mai riassumere. La particolarità di questo spettacolo diretto da Elisabetta Carosio è quella dell’ibridazione del linguaggio teatrale con quello delle graphic novel, in cui gli attori si muovono sulla scena interagendo con le proiezioni animate dei disegni della fumettista Chiara Abastanotti, autrice già per la casa editrice Becco Giallo. Un testo originale, scritto appositamente da Roberto Scarpetti, che si rivolge a un pubblico di ragazzi coetanei del protagonista, con l’intento di raccontare la condizione dei giovani di seconda generazione, che riguarda tante persone che vivono oggi nel nostro Paese e ne sperimentano le contraddizioni nella propria quotidianità. Il teatro si fa così portavoce di identità, nazionalità, estraneità, appartenenza, aspettative, desideri, giudizio, pregiudizio, grazie anche a diverse associazioni che si sono interessate al progetto. Tra queste Refugees Welcome Milano, A.N.O.L.F, Sunugal, Mascherenere, Teatro Utile il viaggio, Ismu, Cisp (Roma), La staffetta (Genova).

Gli appuntamenti del festival ROMA CITTÀ MONDO. Festa teatrale dell’intercultura continuano al Teatro India, lunedì 25 giugno (ore 19.30) Indidy, Mamady e il dono, esito del laboratorio condotto da Alessandra Cutolo a cura dell’Associazione Asinitas; martedì 26 giugno lo spettacolo di danza indiana bharatanatyam, Il nettare di Krishna (ore 20) e Albania casa mia di Alekasandros Memetaj (ore 21.30). Il festival include anche momenti musicali, tra gli altri La Piccola Orchestra di Tor Pignattara, mercoledì 27 giugno (ore 21). Tra le tante le attività laboratoriali gratuite: in collaborazione con Il Laboratorio Teatrale integrato Piero Gabrielli, è in corso Il cercastorie, laboratori sulla fiaba nelle scuole e nelle Biblioteche di Roma e, dal 18 al 27 giugno, I racconti del falò, un laboratorio integrato con la partecipazione di studenti, migranti e cittadini, a cura di Roberto Gandini, in cui il momento del racconto diventa occasione di conoscenza, scambio e integrazione. I racconti del falò termina il 28 giugno con un Atelier dei  200, uno speciale workshop di una giornata che prevede al Teatro India una inconsueta performance collettiva aperta a tutti.

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