Faccia d’angelo non sorride più

Il primo dicembre Alain Delon metterà all’asta a Parigi, in una sala in avenue Hoche, la sua collezione di fucili, pistole e moschettoni. Dopo i quadri, gli orologi preziosi e i vini di gran marca, si separa anche dagli ultimi cimeli, le armi che ha impugnato nei suoi film, come la Colt Frontier SA 1873 di “Sole rosso”, e quelle che gli hanno regalato i suoi amici, come la carabina Winchester calibro 30 offertagli da Steve McQueen.
A 79 anni,  compiuti il 9 novembre, la star vuole liberarsi dalle testimonianze del passato, come per un addio ufficiale. È stanco, deluso. L’icona non brilla più. L’uomo che ha amato le donne più belle del mondo è rimasto solo dopo che la sua ultima compagna, la modella olandese Rosalie van Breemen, lo ha abbandonato dodici anni fa per risposarsi con il “re degli occhiali” Alain Afflelou e poi con il banchiere italiano Roberto Agostinelli. Triste tramonto quello del “Samurai”: i giovani non conoscono il protagonista del “Gattopardo”, di “Rocco e i suoi fratelli” e di “Borsalino”. Non hanno visto i suoi film, non sanno che negli anni Sessanta e Settanta era il padrone dello schermo, l’attore più amato e più quotato, un “divo” con cui potevano rivaleggiare solo Belmondo e Brigitte Bardot, altri due grandi nomi che appartengono alla sua stessa generazione.  Il mostro sacro, dicono i critici più feroci, è ormai finito nel cimitero degli elefanti: lo dimostra l’ultimo sondaggio effettuato in Francia per l’istituto BVA, secondo cui il 55 per cento dei francesi hanno di lui una pessima opinione. Ammirano l’attore, contestano l’uomo. Non amano il suo carattere «eccessivo, provocatorio, megalomane, antipatico, reazionario». Non sopportano che abbia preso la residenza in Svizzera da ormai 25 anni. Si irritano per certe sue prese di posizione nei confronti degli omosessuali. La “gauche” lo detesta dopo che ha dichiarato di sostenere Jean-Marie Le Pen.  Intristito dagli anni, il grande seduttore definito un tempo “faccia d’angelo” non si ritrova più nel mondo d’oggi. «La mia vita non va affatto bene, per un insieme di cose: la stanchezza, il tempo che passa, gli amici che scompaiono. Penso spesso al suicidio. Vedo davanti agli occhi la scena: il difficile non è farlo, è non pensare all’azione che si sta per compiere» ha detto in una patetica intervista a “Paris Match”.

 

Circa redazione

Riprova

Il Consiglio dei ministri approva il francobollo commemorativo su Silvio Berlusconi. Travaglio: ‘Non pagava i tributi, si dedica un francobollo ad un frodatore fiscale’

Silvio Berlusconi sarà omaggiato con un francobollo commemorativo a un anno dalla morte (12 giugno …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com