Fabrizio Corona tra lite fuori discoteca e ‘delinquenza seriale’

Fabrizio Corona torna a far parlare di sé per una lite avvenuta, pochi giorni fa,  davanti a un locale del centro di Milano. In un video pubblicato in esclusiva dal sito ‘MilanoToday’, l’ex agente dei paparazzi inveisce contro un altro uomo di cui non si riesce a capire l’identità che si trova all’ingresso della discoteca, circondato da un capannello di persone che fa da muro. E’ l’ennesima intemperanza dell’ex fotografo dei vip, che si trova in una delicata posizione costantemente monitorata dalla magistratura di sorveglianza.

Le immagini partono dal momento in cui Corona si sta allontanando dal luogo urlando ‘ti vengo a prendere a costo di tornare in galera’. Pochi secondi dopo attraversa la strada, raggiunge l’ingresso e continua a rivolgersi con toni violenti all’interlocutore dicendogli ‘devi chiedermi scusa in ginocchio, pezzo di m…’. In un passaggio sembra che sferri un calcio, sottolineato da un verso di sorpresa dei presenti. Il filmato si interrompe mentre l’azione è ancora in corso.

La lite tra Fabrizio Corona e un’altra persona, ripresa in un video  a Milano, sarebbe avvenuta con un suo ex collaboratore per ruggini pregresse. Lo ha precisato il suo legale, Ivano Chiesa. La lite, ha riferito il suo avvocato, è avvenuta ‘verso le 20 di ieri sera e non di notte’ e l’ex agente fotografico ‘stava rientrando a casa all’interno delle prescrizioni dell’ affidamento, perché può stare fuori dalla sua abitazione tra le 7 e le 20,30′. Chiesa ha aggiunto anche di aver sentito sull’episodio l’ex ‘re dei paparazzi’, il quale gli ha riferito di essere stato ‘provocato da quell’uomo’ che, dopo che lui era tornato in carcere nell’ottobre 2016, gli ha ‘rubato un Rolex da 15-20mila euro ed è stato già denunciato per questo nel marzo 2017. Il legale ha precisato che, stando a quanto riferito dallo stesso Corona, lui ha visto l’ex collaboratore fuori da quel locale verso le 20, c’è stato un alterco tra i due che non si vede in quel filmato, Fabrizio ha reagito col suo carattere e gliene ha dette di tutti i colori. L’avvocato ha detto che non c’è stata un’aggressione fisica e che allo stato Corona non risulta denunciato per l’episodio.

L’avvocato di Corona purtroppo non coglie, o finge di non cogliere, che ‘il fotografo’ si trova in una delicata posizione costantemente monitorata dalla magistratura di sorveglianza, visto che è in affidamento terapeutico dal 21 febbraio scorso, quando ha potuto lasciare il carcere di San Vittore. Si attende di capire se quest’ultima lite avrà ripercussioni sul suo percorso giudiziario e se comporterà l’annullamento della misura. Neanche un mese fa, infatti, la misura era stata messa a rischio da un video postato su Facebook. La procura generale aveva chiesto la revoca dell’affidamento, mentre il giudice lo aveva perdonato invitandolo, però, a rispettare i divieti, tra cui quello dell’utilizzo dei social. A vostro avviso è più grave che, cito l’avvocato, ‘Fabrizio abbia reagito col suo carattere e gliene ha detto di tutti i colori…’. A mio avviso lo è, e denota in modo inconfutabile che Corona non ha intenzione di modificare il suo modo osceno di comportarsi, come è stato chiarissimo vedere da comportamento avuto, tempo fa, nel corso della trasmissione ‘Uno contro tutti’ realizzata da Maurizio Costanzo. Chi non ricorda il modo offensivo e inqualificabile con cui si rivolgeva agli ospiti in sala. Il vero problema, ed è reale, è che gli si continua a dare spazio, consentendogli di veicolare il suo ‘personaggio guasto’ attraverso stampa ed altro. Qualcuno potrà pensare, ed a giusta ragione, che Corona deve essere riaffidato al carcere  stendendo un pietoso velo di silenzio sulle sue vicende.

La sua fidanzata, Silvia Provvedi, è intervenuta in diverse trasmissioni televisive raccontando dell’intenzione di Fabrizio di seguire tutte le regole e il bisogno suo e del suo uomo di un po’ di tranquillità, ma sembra che le cose non stiano proprio così: ‘Anche questa volta, dopo il suo rilascio, la sensazione è che Fabrizio Corona non sia un uomo nuovo, ma l’uomo nuovamente pronto a rovinarsi la vita. E che tutto sommato, il sistema giudiziario, nei suoi confronti, sia più che generoso. Gli indizi di questo bel trend ci sono tutti. Con 5 anni di carcere già scontati tra affidamento e galera e tre ancora da scontare, siamo all’ennesimo rilascio avvenuto il 22 febbraio e all’ennesimo affidamento terapeutico concessogli dopo 1 anno e 4 mesi dall’ultimo arresto’,  scrive, qualche giorno fa, Selvaggia Lucarelli.

La  Lucarelli continua: ‘Perché è questo che i giudici non capiscono: la vera dipendenza di Fabrizio non è la droga. Sono i soldi. Quelli del solito gossip. Quelli facili. Prima li faceva vendendo foto di star, ora, e questa è la faccenda più grave, li fa vendendo le foto della star diventata star a furia di arresti: se stesso’. Dopo l’uscita di galera è stato paparazzato con la fidanzata e con il suo amico Parpiglia, gornalista di ‘Chi’. Proprio sul giornale la Provvedi aggiorna di volta in volta cosa fa Fabrizio, così come nelle ospitate in televisione. Qualche misterioso collaboratore lo aiuta sui social, dove pubblica post sempre più frequentemente. Insomma quelli che dovevano essere i divieti con dei piccoli escamotage sembra non vengano proprio rispettati. Nell’ultimo articolo di ‘Oggi’ su Corona il giornalista Umberto Fumagalli racconta che ha provato a chiamare la fidanzata di Fabrizio e dopo qualche parola, Fabrizio ha strappato il cellulare alla fidanzata per dire a lui con toni tutt’altro che amichevoli che la fidanzata non rilascia interviste e blablabla. A quel punto prende il telefono l’avvocato Fusetti e dice che quella conversazione non si deve pubblicare. Quindi Fabrizio Corona se ne frega delle disposizioni del giudice e parla al telefono con i giornalisti confidando nel loro silenzio. Morale della storia: Fabrizio cambierà il giorno in cui cambieranno le persone di cui si circonda. Gli amici a cui dare esclusive e scoop, perché frequentare quelle persone è come per i drogati frequentare gli spacciatori’.

Ricordiamo che  Corona ha perso una battaglia contro il Fisco. La corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’agenzia delle entrate contro l’ex fotografo stabilendo la validità degli avvisi di accertamento per evasione delle imposte dirette e dell’Iva nel periodo 2004-2005 in relazione ai conti della sua società fotografica, la ‘Corona’s’, finita in dissesto finanziario.

Gli ermellini hanno dato ragione al fisco contro  la sentenza della Commissione tributaria di Milano del 2015 che aveva annullato gli avvisi di accertamento in quanto non erano stati notificati a Corona, ma al curatore fallimentare che non aveva fatto opposizione alle cartelle. Secondo la nuova sentenza dei giudici Corona non avrebbe avuto alcuna ‘legittimazione’ come ex legale rappresentante della sua società per fare ricorso contro gli avvisi di accertamento, dato che dal curatore fallimentare era venuta  ‘una esplicita presa di posizione negativa circa la utilità per la massa dei creditori di promuovere la lite fiscale’ per l’evasione delle imposte.

Con la sentenza i giudici hanno condannato Corona al pagamento di 13mila euro  per le spese del giudizio di Cassazione. Non solo, perchè dovrà saldare anche gli avvisi di accertamento, la cui entità non è nota.

Ma le vicende giudiziarie per l’ex ‘Re dei paparazzi’ non sono finite: Corona attende l’udienza del 19 giugno dove i giudici saranno chiamati a decidere se confermare o meno l’affidamento terapeutico ottenuto lo scorso 21 febbraio. Inoltre la sezione misure di prevenzione dovrà decidere sulla confisca dei soldi e dell’appartamento sequestrati a Corona.

Il legale dell’ex re dei paparazzi commentò la scelta, fatta tempo fa,  dei magistrati di Milano di applicare il principio che di fatto porterebbe Corona a essere definito come delinquente professionale: ‘Se Fabrizio è un delinquente professionale, allora io cambierò mestiere’. Ci preme chiarire che  il diritto penale italiano riconosce diverse categorie di delinquenti, collegando all’appartenenza di un individuo a una di esse diverse conseguenze riguardanti la durata della pena e la possibilità di godere di benefici.

Il delinquente abituale è un individuo dedito abitualmente al delitto.

Il delinquente professionale è un individuo che trae di che vivere dai frutti dei delitti.

Il delinquente per tendenza è un individuo che ha la propensione alla commissione di delitti, differenziandosi dal modello lombrosiano perché non irrimediabilmente condannato al delitto dalla nascita.

Da questa breve classificazione possiamo sottolineare che Fabrizio Corona è un ‘delinquente professionale’ perchè ha tratto, e trae, di che vivere dai frutti dei suoi delitti, anche quando  erano apparentemente leciti.  Inutile ripercorre le sentenze che lo riguardano e per le quali è stato condannato. Lascio correre il fatto che era stato scarcerato ed affidato ai servizi sociali. Lascio correre ancora la sua arroganza dimostrata, come dicevo prima,  partecipando ad una trasmissione televisiva di Costanzo che gli dava il palco come aveva fatto in ‘Uno contro tutti’ con Carmelo Bene. Mi perdoni Costanzo, ma Corona non è ‘Carmelo Bene’,  e gli era stata fornita la possibilità di dare sfogo,  nel corso della trasmissione,  al suo senso di impunità, insultando i presenti, tra i quali anche stimati giornalisti. Ma non posso lasciare correre il fatto che Corona è fortemente convinto di deridere,  ed irridere,  tutto e tutti. La società intera, la Giustizia, la moralità, l’etica e quant’altro. Un tempo i ‘delinquenti professionali’ si facevano tatuate cinque punti, che simboleggiavano un quadrato con un punto al centro. Identificavano un uomo in una cella e si chiamavano ‘i cinque punti della malavita’. Indicavano che la persona giammai avrebbe rinunciato ai suoi punti di vista. Tatuato su un braccio la diceva lunga e veniva mostrato in modo impavido ai magistrati. In senso figurato voleva dire: ‘Carcere, galera e tomba, trenta anni di prigione non mi fanno ombra…’. Questo non si può dire per Corona che ha chiesto in un lamento la benevolenza dei magistrati, assicurando loro  che aveva cambiato vita e i suoi punti di vista. Falso, assolutamente falso…Dal vostro punto di vista Corona è, o non è, un delinquente professionale? Dal mio punto di vista lo è, a prescindere dai reati commessi, perchè esiste anche l’animo del delinquente professionale, al quale non si può mentire perchè, prima o poi, viene fuori con forza. La strada per l’inferno, si dice, è piena di buone intenzioni…

Roberto Cristiano

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