Ezio Guaitamacchi & JAM TV presentano presentano A SONG A DAY KEEPS THE VIRUS AWAY

Ezio Guaitamacchi & JAM TV presentano

presentano

A SONG A DAY KEEPS THE VIRUS AWAY

Pensieri, parole e riflessioni per attenuare l’ansia

e (ri)scoprire le canzoni che ci hanno cambiato la vita

OGGI IL TERZO APPUNTAMENTO

La musica, oltre a emozionarci, farci sognare o semplicemente a svagarci e divertirci, ci fa meditare, riflettere, pensare. E, da questo punto di vista, può essere un prezioso sostegno psicologico per superare momenti di disorientamento e sconforto come quelli che stiamo vivendo oggi.

Oggi, alle ore 15, il terzo capitolo di “A song a day keeps the virus away” su jamtv.it in partnership con meiweb.itmescalina.itmusicalmind.altervista.orgspettakolo.it e le pagine facebook Cultura Virale e Musica senza aggettivi.

Ezio Guaitamacchi presenta storie, curiosità e riflessioni legate alle canzoni che hanno fatto epoca, quelle che, pur scritte anni fa, sono ancora di un’attualità disarmante. Un modo diverso di (ri)scoprire brani bellissimi che ci riconciliano con la vita.

ALL SHOOK UP – ELVIS

Ottobre 1958

Elvis Presley, nel corso di un’intervista, racconta di non aver avuto mai l’ispirazione giusta per scrivere una canzone. Salvo una volta. “È stato quando, dopo essermi addormentato, ho fatto un sogno incredibile. Mi sono svegliato di soprassalto, completamente scosso. Ho telefonato immediatamente a un amico per raccontargli il tutto. E lui, nel giro di poche ore, ha scritto un pezzo. Titolo: completamente scosso, all shook up”.

Quell’amico si chiama Otis Blackwell, è un autore, cantante e pianista afroamericano che ha già composto un classico come Fever e regalato a Elvis una hit come Don’t Be Cruel. I due, paradossalmente, non si sono mai incontrati né mai lo faranno ma sono in perfetta sintonia sul piano artistico.

Anche se Blackwell, riguardo alla genesi di All Shook Up, racconta una storia diversa. Sostiene infatti di aver composto il brano nel 1956 quando si trovava negli uffici della Shallmar Music, su suggerimento di Al Stanton, uno dei proprietari della casa editrice. Il quale, dopo aver agitato una bottiglietta di Pepsi Cola, aveva proposto all’autore una canzone che si intitolasse, appunto, All Shook Up. Infine, c’è David Hess, attore e cantante che si esibiva con lo pseudonimo di David Hill, che pure lui rivendica la paternità della canzone. “Ho avuto io l’idea del titolo. Poi Blackwell ha scritto il pezzo che ho inciso io per primo. Poi, pur di farlo cantare a Elvis, Blackwell gli ha concesso di co-firmarlo”.

Mossa azzeccatissima: registrato nel gennaio del 1957, All Shook Up diventa il primo numero uno di Presley finendo per vendere due milioni di copie.

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