Evasione con affitti in nero e relativa stangata

Le cartelle di Equitalia diventeranno più leggere. L’aggio incassato dalla società, abbattuto dall’8% al 6% dal decreto attuativo della riforma fiscale approvato venerdì dal Governo, potrà ancora scendere. Il compenso di Equitalia, dipenderà dai costi sostenuti dalla stessa, con l’obbligo per la società di riscossione di dover presentare ogni anno un piano di efficientamento per ridurli. Il provvedimento, anche per chi si trova in una situazione di temporanea difficoltà, prevede di poter ottenere in automatico, un pagamento dilazionato fino a 72 rate. La rateizzazione delle somme, è una novità che potrà avvenire non solo sui ruoli di Equitalia, ma anche sugli atti di accertamento dell’agenzia delle entrate. Le altre novità previste dal provvedimento approvato dal Governo, sono che il limite della soglia di non punibilità, penale dell’omesso versamento IVA è stato alzato dagli attuali 50 mila euro, a 250 mila euro. Un’altra novità importante è contenuta nel provvedimento sulle sanzioni amministrative. Quelle edittali oggi comprese tra il 100% e il 200% dell’imposta dovuta, scenderebbero in un range tra il 90% e il 180 %. Ma con un inciso. Nel caso in cui l’imposta in oggetto sia la cedolare secca sugli affitti, la sanzione verrebbe raddoppiata salendo in pratica fino ad un massimo del 360 %. Il motivo è che essendo un regime fiscale agevolato, l’evasione è considerato un comportamento particolarmente grave. Infine, per quanto riguarda le sanzioni penali, sono state confermate tutte le indicazioni della vigilia. La pena prevista per la frode fiscale, rimane di sei anni, così come resta in vigore la soglia dei 30 mila euro sotto i quali non c’è reato. La soglia di punibilità, viene rivista in riferimento all’ammontare dei ricavi non dichiarati, che dovranno essere superiori a 1,5 milioni rispetto all’attuale milione. Per quanto riguarda la dichiarazione infedele, la soglia di punibilità viene alzata dagli attuali 50 mila euro, a 150 mila euro, di imposta evasa. La pena è il carcere fino a 3 anni. Importanti novità ci saranno anche per il contenzioso tributario. Le sentenze saranno esecutive. Questo vuol dire che se il contribuente vince in primo grado, potrà ottenere subito il rimborso, senza dover aspettare l’esito finale del giudizio, il quale potrebbe arrivare dopo diversi anni in cassazione.

Fabio D’Amora

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