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Inizia ufficialmente in cammino del Pd verso le Elezioni europee di maggio. I vertici del Partito democratico hanno ufficialmente presentato il logo che, come anticipato e previsto, richiama alla vocazione europea dell’Italia, proponendosi come un’alternativa alla Lega e al Movimento Cinque Stelle, le due forze di governo che si sono contraddistinte anche per un atteggiamento critico nei confronti degli alleati. Europee, la presentazione del logo del Pd La presentazione del logo si è tenuta nella splendida cornice della terrazza del palazzo del Nazareno. Presenti Nicola Zingaretti, segretario del Pd, Carlo Calenda, ideatore e promotore del manifesto Siamo Europei, e Paolo Gentiloni, presidente del partito democratico.
Il logo del Partito democratico per le Europee è formato da uno sfondo bianco (nella parte superiore) e azzurro (nella parte inferiore) dove campeggia la scritta Siamo europei.
Uniamoci per fermare una pericolosa deriva nazionalista che può condizionare in maniera intollerabile il nuovo Parlamento europeo“, ha dichiarato Zingaretti sottolineando la distanza con la Lega e il Movimento Cinque Stelle, cui non ha risparmiato critiche. “La prima parola d’ordine è sicuramente unità. È un’offerta di unità, uno strumento al servizio del cambiamento e della necessità in questo Paese di unirsi per fermare una pericolosa deriva nazionalista che può condizionare in maniera intollerabile il nuovo Parlamento europeo”.
La sfida unitaria è aperta In tutta Italia prendono forma alleanze per le amministrative le più larghe possibili. Questo simbolo che presentiamo oggi rappresenta l’unità, non un insieme di liste, ma una lista aperta. “Senza Europa non c’è futuro per l’Italia, non c’è futuro per le prospettive di vita degli italiani. Noi crediamo nell’Europa, che diventi sempre più attore nella lotta contro le diseguaglianze, attore forte nel mondo, che scommette sulle politiche della crescita, vicina alle imprese e agli attori che stanno trasformando il nostro sistema produttivo. Da solo nessun Paese europeo ce la fa, insieme può tornare a essere un grande attore globale”.
Il segretario del Pd non ha poi risparmiato un’analisi sulle vicende di politica interna parlando dell’approvazione della legge sulla legittima difesa e dei dati legati all’economia del paese.
Non date le armi alle persone, dategli il lavoro, se siete capaci. I dati economici del Paese sono drammatici. Penso in particolare a chi governa, al ministro Salvini, ma non solo.
