Silenzio. Del resto le istituzioni europee ci hanno abituato a questo modo di comunicare: evitare di commentare tutte le dichiarazioni di Donald Trump sui dazi e sulla guerra in Ucraina o le conferenze stampa fatte singolarmente o in presenza di un po’ leader europeo. E così è accaduto anche per la visita alla Casa Bianca della nostra Premier, Giorgia Meloni. Certamente ci sarà un incontro tra la Presidente del Consiglio e la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per capire quali potrebbero essere le prossime mosse da mettere in campo, alla luce dello scambio di vedute tra la Meloni e Donald Trump. Finora Trump non ha mai incontrato i vertici dell’ UE. La prima occasione sarà il vertice della Nato che si terrà il prossimo giugno all’ Aia, dove si deciderà di alzare il tetto della spesa militare, probabilmente intorno al 3,5%. A Bruxelles prevale sempre il pragmatismo tra i vari leader europei e quindi l’ interesse è principalmente concentrato sui possibili negoziati sui dazi. Giorgia Meloni ha cercato di costruire un ponte tra Europa e Usa , sottolineando l’ alleanza naturale che li lega in uno ai diritti umani e civili, per cui è importante sedersi ad un tavolo negoziale e trovare una soluzione alle tensioni commerciali e sulla sicurezza. Trump ha ribadito di non aver fretta di raggiungere delle intese, perché le tariffe , secondo lui, arricchirebbero gli Usa e ha aggiunto che sarebbe semplice trovare una base di accordo con l’ Europa e altri Paesi. La vicinanza di Giorgia Meloni a Trump è nota e il timore di Bruxelles era che si potesse rompere l’ unità europea nella trattativa. Quindi un’ intesa sui dazi, almeno a breve, non c’ è. La Commissione Europea proseguirà dunque nella sua strategia di dialogo, non tralasciando la preparazione di eventuali contromisure in risposta ai dazi Usa del 25% sulle auto europee e all’ accelerazione di eventuali accordi con i Paesi che rappresentano l’ 87% del commercio mondiale dell” Ue.
Andrea Viscardi