Un fermo immagine di un video della Polizia di Stato mostra la nota della polizia brasiliana della cattura, avvenuta all'aeroporto brasiliano di San Paolo, del boss della 'ndrangheta latitante Vincenzo Macrì, 52 anni, considerato un esponente di spicco della cosca Commisso di Siderno. Reggio Calabria, 10 giugno 2017. ANSA/ FRAME VIDEO POLIZIA DI STATO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Estradato in Italia Vincenzo Macrì

 ROMA. Rientra oggi in Italia Vincenzo Macrì, il 53enne ritenuto esponente apicale della cosca Commisso di Siderno arrestato lo scorso giugno all’aeroporto di San Paolo, in Brasile, mentre tentava di raggiungere Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando false identità.

Il ricercato, figlio di Antonio Macrì, detto il “boss dei due mondi”, gestiva secondo le indagini il narcotraffico fra Sudamerica ed Europa. Dal settembre 2015 si era sottratto all’ esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità giudiziaria reggina per associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, emesso nell’ambito dell’indagine “Acero Connection”, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. All’arrivo di Macrì a Fiumicino, scortato dagli agenti dello Scip della Criminalpol, saranno espletate le formalità dell’arresto sul territorio nazionale ed immediatamente sarà portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria calabrese.

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