Taranto – Il trapianto multiorgano di cuore, fegato e intestino dell’infante di sei mesi salva la vita rispettivamente a tre persone. Il neonato di origini pugliesi, deceduto per insufficienza respiratoria lo scorso sabato ha donato la speranza di vita a pazienti in attesa di trapianto a Bologna, Padova e Bergamo.
La donazione degli organi è stata eseguita dopo la dichiarazione di morte celebrale, conseguita dal consenso della giovanissima coppia di genitori. Il prelievo multiorgano rappresenta un importante traguardo data la complessità dell’intervento scaturito dall’età del piccolo donatore. L’espianto del pancreas e reni, non è stato reso possibile in quanto non vi erano pazienti compatibili.
L’equipe medica specialistica è stata diretta dal dottor Pasquale Massimilla, primario del reparto di Rianimazione dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto. L’arrivo all’aeroporto di Grottaglie, nel giro di pochissimo tempo ha messo in atto la coordinazione di chirurghi delle città settentrionali a cui sono stati destinati gli organi. Nel tarantino, l’ultimo intervento di questo genere risale ad oltre un ventennio fa.
Massimo riserbo sulla destinazione dei pazienti impiantati.
Emilia Napolitano