Esodati e legge di Stabilità

 L’audizione dei ministri Padoan e Poletti a Montecitorio, alla presenza delle Commissioni Lavoro e Bilancio di Camera e Senato, sul tema delle pensioni, ha consentito di fissare le linee guida per i successivi interventi sulla previdenza,  afferma Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera:  ‘Il primo punto e’ che nella legge di Stabilita’ si affronteranno contemporaneamente la settima salvaguardia, Opzione Donna e la flessibilita’ in uscita. Noi avremmo preferito definire subito i primi due argomenti e facciamo presente che questa scelta del Governo carica la legge di Stabilita’ di grandi responsabilita’ e aspettative. Una matassa non facile da sbrogliare, considerata la quantita’ di argomenti che il Presidente Renzi intende affrontare nell’occasione. Il secondo punto, per noi positivo  e’ che le risorse risparmiate dal Fondo esodati relative al 2013-14, non sono andate perdute, ma sono state inserite tra i residui passivi. Il terzo punto riguarda la Conferenza dei servizi che ha il compito di certificare i risparmi che  e’ stata convocata all’inizio del mese di settembre ed e’ tutt’ora in corso. Pensiamo che si debba concludere rapidamente per avere la bollinatura delle risorse risparmiate da utilizzare per la settima salvaguardia e Opzione Donna.
Siamo d’accordo con Padoan che vada trovata una soluzione definitiva per gli esodati e  perche’ lo sia davvero deve avere risorse e un numero di lavoratori salvaguardati assai robusti’. Positivo il fatto che venga affrontato il tema della flessibilita’ in uscita perchè è dimostrabile   che questa correzione alla legge Fornero sia compatibile con l’obiettivo del costo zero e sia di grande impatto positivo sul piano sociale. Evita la nuova poverta’ di chi rimane per anni senza reddito e aiuta, con il turnover, l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Il Governo si impegna quindi a utilizzare le eventuali risorse disponibili e accertate per dare copertura a un eventuale nuovo,  ma definitivo,  intervento di salvaguardia dei lavoratori esodati. Questo si realizzerà ancora una volta con apposite autorizzazioni di spesa sugli anni futuri con il recupero delle economie accertate per gli esercizi pregressi. In pratica non c’è alcun ‘fondo esodati’ da cui sono state sottratte risorse e per la nuova e ultima salvaguardia serve una norma che autorizzi la nuova spesa. Una spesa in più ma nel pieno rispetto dei saldi programmatici appena inseriti nella Nota di aggiornamento al Def. Nei prossimi giorni i tecnici dei ministeri e dell’Inps verificheranno in una Conferenza dei servizi i risparmi effettivi e poi si procederà alla stesura della relativa norma di spesa.

Cocis

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