Equitalia e rimborso prestiti: Governo battuto due volte

Giornata nera per il governo di Mario Monti. L’esecutivo tecnico va sotto sulle norme Equitalia e sulle penali per l'estinzione anticipata dei prestiti dei Comuni. Via libera, invece, al taglio dei vitalizi per chi ha subito condanne o è stato interdetto dai pubblici ufficili.

 

Governo battuto su Equitalia. Stop al Governo nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali su un emendamento della Lega che consente ai Comuni e gli Enti locali di revocare a Equitalia e alle società partecipate la gestione della riscossione dei tributi. Soddisfatti i leghisti Massimo Polledri,Massimo Bitonci,Raffaele Volpi,Guido Vanalli. “Si tratta – spiegano i 3 esponenti della Lega Nord – di un provvedimento importante, passato nonostante l'opposizione del governo e del Pd”. Un provvedimento che “porrà un freno alle ganasce fiscali imposte dall'esecutivo e applicate da Equitalia. Finalmente ci sarà un rapporto più sereno fra i cittadini e il fisco gestito direttamente dai Comuni”.

 

Penali Comuni: stop al governo. L’esecutivo di Mario Monti è stato battuto durante l'esame del dl per il taglio ai costi della politica nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera. Contro il parere dell’esecutivo è stato approvato un emendamento di Simonetta Rubinato (Pd) uguale ad analoga proposta della Lega che cancella le penali per l'estinzione anticipata dei prestiti dei Comuni.

 

Costi Politica. Stop a vitalizio con condanne. Vitalizio sospeso o revocato in caso di condanna e interdizione (temporanea o perpetua) dai pubblici uffici (la cosiddetta norma anti-Batman) e taglio fino al 50% dal primo gennaio 2013 dell'indennità a consiglieri ed assessori regionali che non si adeguano alla nuova 'ondata' di tagli. Via libera dalle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera all'emendamento dei relatori (Chiara Moroni e Pierangelo Ferrari) che riscrive integrandolo l'articolo 2 del decreto sui tagli ai costi della politica. Altre novità introdotte riguardano la riduzione dell'assegno di fine mandato (dovrà essere adeguato a quello che si da nella regione più virtuosa ancora da individuare). Si prevede poi la gratuità della partecipazione alle commissioni (anche quelle speciali). Salta invece il rischio che le regioni inadempienti incorrano nel taglio del 5% dei trasferimenti per il Servizio sanitario. Per le regioni ‘colpevoli’ resta comunque il taglio ai trasferimenti erariali. 

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