Epifani: “Bisogna fare il bene del Paese, Berlusconi non è il problema”

Secondo il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, bisogna fare gli interessi del Paese e del Cavaliere dice: “Il problema non è tanto Berlusconi in quanto tale ma il fatto che lui debba decidere se sciogliere questo nodo, ovvero fare gli interessi suoi o del Paese”. Per l’ex segretario della Cgil, “pesa la sua vicenda personale che Berlusconi tende a far diventare una vicenda politica più generale” ed invita ad esser “conseguenti”, dal momento che “abbiamo accettato di dar vita e lo abbiamo fatto assieme per un senso del servizio nei confronti del Paese, a un governo che è l’unico possibile di fronte a un Paese che sprofonda nella crisi”. Inoltre, l’esponente del Pd sostiene che bisogna uscire dalla transazione infinita, poiché l’Italia rischia di diventare debole anche nel contesto internazionale. Nell’intervista fatta da Radio Capital, Epifani palesa la paura che il governo possa cadere: “Se il governo viene tenuto in fibrillazione un giorno sì e un giorno no, si minaccia di farlo cadere per ragioni che non c’entrano nulla col merito dei problemi ma con le vicende giudiziarie, è chiaro che non c’è l’orizzonte per fare le riforme”.

Per quanto riguarda la segreteria del Pd, tra i favoriti c’è il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Secondo Guglielmo Epifani, il primo cittadino “può esserlo, anche se finora ha svolto prevalentemente altre funzioni”. “Il segretario, ha precisato Epifani, risponde a logiche un po’ diverse, perché la guida di un partito è fatta anche di attenzione, di mediazione, di cura della comunità. Ha più, anche per la complessità del partito democratico, una proiezione interna”. “Renzi è libero di candidarsi – ha aggiunto il segretario del Pd – appartiene alla comunità dei democratici ed è una delle figure più popolari e più forti che il nostro partito può mettere in campo. Tocca a lui questa decisione. La valuterà bene perché è un uomo di grande intelligenza”.

Dal canto suo Renzi risponde sulle voci della sua possibile candidatura: “Il rischio che mi candidi alla segreteria del Pd c’è. Insisto: non è una priorità. Ma ci sto riflettendo”. “Non ho alcuna intenzione, chiarisce il Sindaco, di fare la guerra a Enrico Letta, ci mancherebbe. Così come non è che, da ragazzino, la notte sognassi di fare il segretario del Pd. Quindi stiano tutti più sereni e vedremo nelle prossime settimane le cose da fare”.

 

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