Elio De Capitani al Brancaccino di Roma dal 28 febbraio

Elio De Capitani
narra
FRANKENSTEIN, IL RACCONTO DEL
MOSTRO
da
Frankeinstein, ovvero
il Prometeo moderno
di Mary Shelley
disegni di Ferdinando Bruni
voce del dottor Frankenstein
Ferdinando Bruni
luci
Nando Frigerio
suono
Gionata Bettini
assistente alla regia
Alessandro Frigerio
produzione
Teatro dell’Elfo
Chiuso entro la mia creta,
t’ho forse chiesto io,
Fattore, di diventar uomo?
T’ho forse chiesto io di
trarmi dalle tenebre?
JOHN MILTON, Paradiso perduto, X, 743-745.
Un   monologo   che  restituisce   tutta  la  straziante   solitudine   del   mostro,   in  una  scena
dominata dalla  presenza e dalla voce  di Elio  De Capitani e  animata  dai  disegni di
Ferdinando Bruni.
«Ben due secoli sono passati da quando fu ideato e oggi Frankenstein ci parla più che
mai.   Oggi,   mentre   siamo   immersi   in   tensioni   emotive   davvero   laceranti   nei   riguardi
dell’altro, la cui diversità ce lo può far apparire esattamente come un mostro, la creatura di
​Mary Shelley è in grado di svelare le emozioni più profonde che agitano la nostra epoca, di
catturare le contraddizioni di una società in un momento critico della sua esistenza. Com’è
proprio dei grandi miti. Il tema di Frankenstein è la bruttezza, la mostruosità fisica, in una
creatura   potenzialmente   dotata   di   dolcezza   infinita,   ma   portato   a   un’ira   feroce   e
inarrestabile nella disperazione: un tema estremo ma illuminante. Il bisogno di far parte
della comunità umana non ci tocca se la vista non è appagata?
Concentrerò la narrazione sulla parte centrale del romanzo con la restituzione del punto di
vista della creatura: è qui che Mary Shelly infatti dà direttamente la parola al
mostro
,
costruito nel laboratorio del dottor Frankenstein assemblando pezzi di cadaveri. Uno dei
momenti più toccanti del romanzo».
Mary Shelley è in grado di svelare le emozioni più profonde che agitano la nostra epoca, di
catturare le contraddizioni di una società in un momento critico della sua esistenza. Com’è
proprio dei grandi miti. Il tema di Frankenstein è la bruttezza, la mostruosità fisica, in una
creatura   potenzialmente   dotata   di   dolcezza   infinita,   ma   portato   a   un’ira   feroce   e
inarrestabile nella disperazione: un tema estremo ma illuminante. Il bisogno di far parte
della comunità umana non ci tocca se la vista non è appagata?
Concentrerò la narrazione sulla parte centrale del romanzo con la restituzione del punto di
vista della creatura: è qui che Mary Shelly infatti dà direttamente la parola al
mostro, costruito nel laboratorio del dottor Frankenstein assemblando pezzi di cadaveri. Uno dei
momenti più toccanti del romanzo».
Elio De Capitani
Scrive Nadia Fubini nella sua introduzione per l’edizione Einaudi:
«Più che opera di scrittura, questo romanzo è un’opera di lettura; nel corso dei secoli, ad
aver contribuito in modo fondamentale alla creazione del mito-Frankenstein sono stati i
lettori, che nel chiuso della loro stanza hanno intrattenuto il suo fantasma, e gli spettatori
che nel buio della sala cinematografica hanno tremato davanti al volto di Boris Karloff, o
Christopher Lee, o David Warner, o Robert De Niro. Migliaia di volte il libro è stato
ristampato, più di cento sono le versioni cinematografiche. Tutto ciò conferma come alla
creazione   dell’opera   contribuisca   chi   la   consuma   e   così   facendo   la   riscrive,   se   ne
appropria.
Se questo romanzo permane nei secoli è perché in esso trionfa il mito, nel senso proprio di
racconto. Ovvero, la forza della storia è nell’idea. È così che chi scrive cattura – magari
inconsapevolmente, ma tanto maggiore nel caso è la forza dell’intuizione geniale – le
tensioni emotive profonde della sua epoca, le contraddizioni di una società in un momento
critico della sua esistenza».
dal 28 febbraio al 3 marzo 2019
dal giovedì al sabato ore 20; domenica ore 18.45
BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma – www.teatrobrancaccio.it
Biglietto: 18€ – ridotto 12,50€
card open 5 ingressi: 55 €
Prevendita su Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali
BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244 | tel 06 80687231 |
botteghino@teatrobrancaccio.it
http://www.teatrobrancaccio.it/

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