La Francia va al voto in un clima particolarmente teso dopo l’attentato dell’altro giorno a Parigi. Una circolare segreta dei servizi francesi, pubblicata in esclusiva dal quotidiano Le Parisien parla di ‘minaccia jihadista, costante e sostanziale’. Per questo, nei seggi, considerati i luoghi più vulnerabili oggi, si definisce indispensabile la presenza della polizia all’apertura, con un contatto permanente anche nelle prefetture e nei luoghi di spoglio. Per avere uomini a sufficienza sono stati predisposte restrizioni nei permessi di polizia, gendarmi e militari.

Una interessante indicazione di voto arriva dai social: è boom di ‘like’ per Marine Le Pen, che prevale nettamente sugli altri candidati, segno di una campagna svolta in modo particolarmente efficace sulla rete. E vale la pena ricordare, volendo fare un confronto, che Donald Trump, nel novembre scorso, ha vinto prima sui social e poi nelle urne. La pagina Facebook della Le Pen,  si legge su la Repubblica,  è seguita da un milione e 325mila persone: per superarla occorre immaginare un’alleanza tra i tre principali sfidanti.

Al voto sono chiamati 45,67 milioni di elettori nei 66.500 seggi aperti in tutto il Paese fino alle 19, alle 20 nelle grandi città.   Affluenza del 28,54% alle 12, in lieve aumento rispetto al 2012 (28,29%)   Il seggio di Besancon, nel dipartimento orientale di Doubs, è stato evacuato e chiuso per due ore a causa della presenza di un veicolo sospetto. Intorno alle 9 e 30 due persone hanno abbandonato un’auto dopo aver urtato un edificio e sono scappate. Successivamente la polizia ha scoperto che si trattava la vettura aveva targhe false e risultava rubata. All’interno sarebbe stato trovato un fucile da caccia. Ma la minaccia terroristica è stata esclusa dal sindaco della città, Jean-Louis Fousseret, e il seggio riaperto alle 11:30.

 Trump afferma che la  minaccia terrorismo aiuterà Marine Le Pen: ‘Un altro attacco terroristico. Il popolo francese non sopporterà più a lungo cose del genere. Avrà un grosso impatto sulle elezioni presidenziali!’. E a beneficiarne, dice il tycoon, sarà Marine Le Pen, la candidata del Front National con la posizione ‘più dura sulle frontiere’.

Le Pen guadagna un punto, ma nei sondaggi è ancora in testa Macron Nell’unico sondaggio realizzato dopo l’attacco nell’avenue simbolo della République, Le Pen guadagna un punto percentuale, resta seconda dietro al leader centrista di ‘En Marche!’ Emmanuel Macron, ma distanzia il repubblicano (centrodestra) François Fillon e Jean-Luc Mélenchon, leader del movimento della sinistra radicale ‘La France Insoumise’.

Nei sondaggi Macron al ballottaggio, e sempre vincitore.  L’indagine Odoxa-Le Point vede il leader di ‘En Marche!’ al 24,5%, Le Pen al 23%, Fillon e Mélenchon entrambi al 19%. Qualsiasi siano i qualificati al ballottaggio, Macron esce sempre vincitore, Le Pen sempre perdente.

Sul voto francese sono puntati gli occhi di tutta l’Europa. Un eventuale successo dell’euroscettica Marine Le Pen sarebbe un colpo durissimo per l’Unione, già alle prese con il lungo e complesso divorzio con Londra dopo il sì dei britannici alla Brexit.

Cocis