Hassan Rohani è stato rieletto presidente dell’Iran, per un secondo mandato di quattro anni. L’esponente riformista ha battuto al primo turno, con il 57% dei consensi, il rivale conservatore, Ebrahim Raisi.L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Interno, Abdolreza Rahmani Fazli.

 Rohani ha ricevuto 23 milioni di voti contro i circa 15 milioni di Raisi, che si è quindi fermato al 38,5%. Erano presenti altri due candidati, che hanno ottenuto risultati marginali. Elevato il tasso di partecipazione al voto, oltre il 70%, tanto che l’apertura dei seggi e’ stata protratta di sei ore.

Rohani, 68 anni, era stato eletto la prima volta nel 2013. Questi quattro anni hanno visto il suo impegno nel negoziato sul nucleare, che ha portato a una parziale cancellazione delle sanzioni imposte alla Repubblica islamica a livello internazionale. Al momento l’accordo non ha ancora avuto gli effetti sperati sul rilancio economico del Paese, ma ha comunque riportato l’Iran sulla scena politica. Rohani nel secondo mandato intende proseguire nella politica di apertura; resta il fatto che, per la struttura costituzionale dell’Iran, la politica del presidente deve sempre ricevere l’avallo della Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, ma è anche sottoposta all’attento vaglio del potente sistema giudiziario islamico e dei Guardiani della rivoluzione, il corpo armato di elite.