Elezioni e sfiducia degli italiani

Secondo l’ultimo sondaggio di istituto Piepoli, sul campione rappresentativo di italiani maggiorenni si rileva che il 90% (certamente sì 70%, probabilmente sì 20%) degli aventi diritto andrà a votare il 4 marzo per le elezioni del nuovo governo.

A cinque settimane dalle elezioni, l’istituto rileva che il centrosinistra guidato dal partito democratico sale al 29% rispetto alla settimana precedente (28,5%). Il movimento 5 stelle resta fermo al 27,5% (un punto e mezzo dal Pd). Significativo il calo del centrodestra che scende di un punto 35,5% rispetto alla settimana precedente (36,5%).

Il sondaggio pone in evidenza lo stato della fiducia degli italiani nei principali esponenti politici, secondo le percentuali che seguono. Le differenze nei totali rispetto al campione totale (100%) vanno ai senza opinione.

Alla domanda  su quanta fiducia si abbia nel presidente della Repubblica, si risponde con 39% poco o  nulla e 57% molto o abbastanza. Per quanto riguarda la fiducia nel governo: 56% poco o nulla, 40% molto o abbastanza.

Sulla fiducia nel governo, 53% degli intervistati dice poco o nulla, 43% molto o abbastanza. Per i leader di partito, queste le espressioni di fiducia: Matteo Renzi 68% poco o  nulla, 28% molto o abbastanza; Silvio Berlusconi 75% poco o nulla, 22% molto o abbastanza; Beppe Grillo 75% poco o nulla, 22%; Matteo Salvini 71% poco o nulla, 26% molto o abbastanza; Luigi di Maio 66% poco o  nulla, 30% molto o abbastanza.

Per quanto riguarda la previsione dei seggi, secondo la simulazione di istituto Piepoli, nelle intenzioni di voto del 22 gennaio, il centrodestra raggiungerebbe  268 seggi, il centrosinistra 162, Movimento 5 stelle 159, Liberi e Uguali insieme ad altri cespugli 29 seggi.

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