Scontri in Egitto (foto fonte ansa/EPA/KHALED ELFIQI)
Scontri in Egitto (foto fonte ansa/EPA/KHALED ELFIQI)

Egitto: Sgomberata la moschea al-Fatha. Governo: Sciogliere Fratelli Musulmani

E’ stata sgomberata la moschea al-Fatha del Cairo, dove erano asserragliati decine di islamici sostenitori del deposto presidente egiziano Mohamed Morsi. Il luogo di culto era stato cinto d’assedio dall’esercito, dopo essere stato occupato dagli islamisti. La moschea è stata liberata dopo uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza. Molti degli occupanti sono stati arrestati.

Il premier: sciogliere Fratelli Musulmani. Il primo ministro egiziano Hazem el-Beblawi ha proposto lo scioglimento dei Fratelli Musulmani e il governo sta valutando se sussistono i ‘mezzi giuridici’. Lo conferma di questo progetto arriva da Sherif Shauqi, un portavoce, spiegando che la proposta di Beblawi è al vaglio del ministero degli Affari sociali. La Fratellanza fondata nel 1928 da Hasan el Bana, fu dichiarata illegale nel 1954 da Gamal Abdel Naser, per tornare nella legalità dopo la destituzione di Hosni Mubarak con la rivoluzione del 2011.

Per le autorità egiziane il Paese sta “affrontando una guerra contro il terrorismo, contro le forze dell’estremismo e della violenza” e gli egiziani sono più uniti che mai, sottolinea il consigliere del presidente a interim Adly Mansour, Mostafa Hegazy. “Estremismo e violenza saranno affrontati con misure di sicurezza”. Il popolo egiziano, ha spiegato Hegazy, “è sceso in strada contro il fascismo teocratico dei Fratelli Musulmani, i cui leader hanno impedito una soluzione negoziata della crisi”.

Moschee chiuse dopo la preghiera. Il governo ha deciso la chiusura delle moschee del Cairo dopo l’ultima preghiera della giornata alle 20.15. Questa scelta è stata giustificata “per impedire attività estremiste all’interno” ha spiegato il sottosegretario del ministero per gli Affari religiosi (Wakfs), Mohamed Abdel Razek, sottolineando che la sorveglianza della direttiva nei luoghi di culto sarà assicurata da funzionari del suo dicastero.

Giornalisti italiani fermati per ore. 4 giornalisti italiani sono stati bloccati per ore mentre documentavano i violenti scontri in atta tra le forze dell’ordine ed i manifestanti. Si tratta di Maria Gianniti e Sergio Ciani (di Radio Rai), Gabriella Simoni (Mediaset) e il suo operatore, Arturo Scotti. Anche altri colleghi di testate straniere sono stati fermati dalle forze dell’ordine. Davanti alla moschea di al-Fatha Matt Bradley del ‘Wall Street Journal’ e Alastair Beach dell’‘Independent’ sono stati aiutati da alcuni militari e fatti salire su un blindato per evitare di essere coinvolti negli scontri in atto.

Bilancio degli scontri. Secondo il governo il numero delle vittime negli scontri tra le forze dell’ordine e i supporters di Morsi sono 173. A Il Cairo le vittime sono state 93 mentre in tutto il Paese i feriti, secondo il ministero della Sanità, è di 1.330. Fino ad ora, invece, le persone arrestate in tutto l’Egitto sono 1004.

Stop voli. Italiani rientrano. I turisti italiano fanno ritorno a casa, almeno mille, a bordo di voli charter, hanno raggiunto l’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma. Da Milano e Fiumicino i voli sul Mar Rosso sono tutti sospesi. Gli aerei partono vuoti per riportare a casa gli italiani in vacanza nei resort di Sharm El Sheikh e a Marsa Alam. Oltre 700 passeggeri in partenza dall’aeroporto romano che dovevano recarsi nelle località turistiche nel Mar Rosso sono stati costretti a rinunciare alla vacanza.  Alitalia invece non ha cambiato il proprio operativo dei voli da e per l’Egitto. In una nota la compagnia di bandiera conferma che “i collegamenti con Il Cairo sono al momento regolari”.

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