Egitto-Italia, Al Sisi ribadisce: “Nessuno sforzo sarà risparmiato per la verità su caso Regeni”

L’Egitto non risparmiera’ alcuno sforzo per raggiungere la verita’ sull’uccisione del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni, trovato morto nel gennaio del 2016 sulla strada tra Il Cairo e Alessandria. Lo ha ribadito, attraverso un comunicato rilasciato dal suo portavoce Bassam Radi, il presidente Abdel Fatah al Sisi al termine di un incontro con il premier Giuseppe Conte avvenuto ieri sera a New York, a margine della 73ma sessione ordinaria delle Nazioni Unite. Si e’ trattato del primo incontro tra i due. “Il presidente Al Sisi ha ribadito l’impegno dell’Egitto a esercitare ogni sforzo attraverso le autorita’ competenti per raggiungere la verita’ sul caso Regeni. L’Egitto condivide lo stesso interesse dell’Italia a svelare le circostanze in cui e’ avvenuto il crimine e a individuare i colpevoli”, ha fatto sapere Radi, precisando il riferimento del presidente egiziano a una “cooperazione trasparente” tra le procure dei due paesi. Conte, da parte sua, “ha espresso la disponibilita’ dell’Italia a chiudere il caso dopo l’individuazione dei responsabili, cosa che contribuirebbe ad accelerare lo sviluppo delle relazioni bilaterali”. Il presidente del Consiglio “ha anche espresso apprezzamento per gli sforzi profusi a questo riguardo e per la cooperazione mostrata dall’Egitto nel tentativo di arrivare ai colpevoli”.

Sul tavolo anche altri temi dei rapporti bilaterali. Al Sisi ha sottolineato in tal senso i “legami storici” che legano Egitto e Italia e i rispettivi popoli, mentre Conte ha elogiato il ruolo del Cairo come “pilastro di stabilita’ e sicurezza” nel Medio Oriente. Secondo il presidente del Consiglio italiano, si legge nel comunicato, in Egitto e’ in corso una rinascita economica e l’attuazione di mega-progetti ha iniziato a portare progresso alla societa’ e all’economia. Conte ha anche confermato la disponibilita’ di Roma a rafforzare le relazioni tra i due paesi in diversi settori, in particolare aumentando gli investimenti italiani nei progetti in corso in Egitto. Al Sisi e Conte hanno parlato infine anche delle crisi in Libia e in Siria e della questione della gestione dei flussi migratori irregolari.

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