Egitto: 40 terroristi uccisi in operazione militare nel Sinai del nord

Circa 40 terroristi sono stati uccisi in un’importante operazione delle Forze armate egiziane in diverse parti del Sinai del nord. Lo ha riferito il portavoce militare dell’Egitto, colonnello Tamer el Rifae, sulla sua pagina Facebook ufficiale. Questi sviluppi rientrano nel contesto dell’operazione militare “Diritto dei martiri”, lanciata nel settembre 2015 dopo una serie di violenti attacchi lanciati dalla filiale locale dello Stato islamico (Is) costati la vita ad almeno 21 militari egiziani. Le forze armate de paese arabo hanno arrestato anche cinque presunti terroristi dopo aver attaccato 52 nascondigli degli jihadisti. I militari egiziani sono riusciti inoltre a distruggere quattro autobombe e piu’ di 100 dispositivi esplosivi improvvisati, afferma ancora El Rifae.

Nel nord del Sinai e’ attivo il gruppo terroristico Wilayat Sinai, precedentemente noto come Ansar Beit al Maqdis, che ha cambiato nome in Stato del Sinai dopo aver giurato fedelta’ al califfato di Abu Bakr al Baghdadi nel novembre del 2014. Le forze armate e la polizia hanno intensificato i controlli nel Nord del Sinai dopo l’attacco del 7 luglio che ha ucciso 25 soldati nei pressi di Rafah, non lontano dal confine con la Striscia di Gaza. Quest’ultimo e’ stato uno dei piu’ sanguinosi attacchi condotti negli ultimi due anni nell’area, diventata fortemente instabile dopo il crollo del regime di Hosni Mubarak e, successivamente, dopo la caduta del presidente islamista Mohamed Morsi. L’attacco, rivendicato dallo Stato islamico, e’ stato condannato anche dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha invitato tutti i paesi membri dell’Onu a mettere da parte le divergenze per collaborare nel contrasto globale al terrorismo.

Dallo scorso 10 luglio, in Egitto e’ in vigore l’estensione dello stato di emergenza per altri tre mesi. Il capo dello Stato egiziano, Abdel Fatah al Sisi, aveva approvato per la prima volta la misura per un periodo di tre mesi lo scorso aprile, in seguito agli attacchi terroristici della Domenica delle Palme contro i luoghi di culto cristiani di Tanta e Alessandria, costati la vita rispettivamente ad almeno 29 e 17 persone. Il provvedimento consente alla polizia egiziana di “prendere tutte le misure necessarie per combattere il terrorismo e prosciugarne le risorse finanziarie, mantenere la sicurezza a livello nazionale, proteggere la proprieta’ pubblica e privata e salvare vite umane”, riferisce il quotidiano filo-statale “Al Ahram”, citando un comunicato del governo.

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