Educazione ambientale, materia obbligatoria a scuola

Tra le novità della in campo scolastico, oltre alla riforma della scuola in discussione in Parlamento, c’è anche l’introduzione dell’educazione ambientale come materia di studio obbligatoria. Il rispetto della natura e la tutela del patrimonio vegetale e faunistico è questione sempre più cruciale e decisiva anche per il nostro futuro come specie umana. Dopo decenni di abusi, sfruttamento senza limiti delle risorse naturali e inquinamento selvaggio, le società e i governi stanno finalmente prendendo coscienza della centralità della salvaguardia dell’ambiente. Il miglior modo per farlo è partire dall’educazione di bambini e ragazzi. Dal prossimo settembre, pertanto, l’educazione ambientale entrerà nei programmi didattici di tutte le scuole, dalle materne alle superiori, come materia obbligatoria. A dare l’annuncio ufficiale il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, durante il suo intervento alla Camera sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio. La ‘nuova’ materia si occuperà, oltre che di tematiche ambientali, anche di tutela degli animali ed alimentazione sostenibile.Il prossimo anno scolastico, dunque, vedrà l’esordio di una nuova materia, l’educazione ambientale, che entrerà ufficialmente nei programmi didattici dalle scuole materne a quelle superiori. Dieci gli argomenti affrontati, dai rifiuti alla biodiversità, dall’alimentazione corretta alla tutela del mare e degli animali  che permetteranno ai ragazzi di porsi in maniera adeguata nei confronti dell’ambiente che li circonda. Il progetto, promosso dai ministeri dell’Ambiente e dell’Istruzione, comprende una serie di linee guida sviluppate a seconda dell’età degli alunni interessati, insieme alle schede di approfondimento, relative ai vari percorsi didattici, in modo che la tematica ambientale rientri nello studio quotidiano affrontata in tutti i suoi aspetti,  dalla scienza all’arte, dalla geografia alle nuove tecnologie. L’obiettivo, ovviamente, è quello di insegnare ai ragazzi il rispetto per la natura e per l’ambiente. ‘E un progetto molto importante che avrà una ricaduta su tutto il Paese‘, ha commentato il sottosegretario all’ambiente Barbara Degani, grazie al quale l’educazione ambientale non sarà più a discrezione dell’insegnante,  come avviene, ad esempio, per materie come l’educazione civica,  ma dovrà ‘imporsi’ come un’ora strutturale completamente a sé. E ‘parte proprio dai bambini, ha spiegato ancora Degani, che sono il nostro futuro e potranno a pieno titolo essere chiamati, da prossimo anno scolastico, i primi nativi ambientali’.

Luigi Viscardi

 

 

 

 

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