Editto bulgaro di Grillo: Vietato parlare con i giornalisti, vogliono sputtanarci

Beppe Grillo continua la sua personale battaglia contro i media e attacca in modo duro giornalisti e televisioni italiane. Questa volta il leader del M5S accusa il mondo dell’informazione di essere sul libro paga dei partiti per ‘screditare il M5S’. L’ordine di tenere le bocche chiuse ed evitare giornalisti e talk show è stato ‘imposto’ attraverso un post, comparso sul suo blog, dal titolo allusivo ‘Attenti al Lupo’. Un ordine che vale per tutti i grillini ma non per il capo. Lui, invece, può continuare tranquillamente a parlare con la stampa estera, come ha fatto con il Time, per far conoscere il suo ‘verbo’ ai quattro angoli del globo. Da oggi, per i ‘movimentisti’ è in vigore, invece, un vero e proprio bavaglio che per i neo deputati e senatori diventa divieto assoluto di esprimere le proprie idee in pubblico. Per i neo parlamentari, stando a quando impone il Beppe nazionale nel post pubblicato sul suo blog, da oggi e per i prossimi tre mesi potranno parlare, perché ‘titolati’, ma “dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo” solo i due capigruppo/portavoce, Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato. Per gli altri eletti a Roma, quindi, divieto assoluto di parola con i giornalisti e di partecipazione ai talk show. Un modo davvero bizzarro, questo, di intendere la libertà di espressione e la democrazia. Per far comprende a ‘movimentisti’ e parlamentari la il nuovo ordine da seguire, apre il suo post citando ‘Zanna Bianca’, il romanzo dello scrittore statunitense Jack London: state lontani da giornalisti e televisioni.  “Nel dopo elezioni la tecnica dei conduttori televisivi, dipendenti a tempo pieno di pdl e pdmenoelle, è simile. Il loro obiettivo – scrive Grllo nel post – è, con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l’intervistato è, nell’ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l’intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano.  In entrambi i casi, il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle, vero o presunto (più spesso presunto), lo mastica come una gomma americana e poi lo sputa, soddisfatto del suo lavoro di sputtanamento. “. Questo perché “è pagato dai partiti”. Per il guru del MoVimento la televisione si sta accanendo “nei confronti del M5S” raggiungendo “limiti mai visti nella storia repubblicana”. Continuando la sua requisitoria contro le Tv, le accusa di essere “in mano ai partiti” e questa anomalia è “da rimuovere al più presto”. E detta la linea del M5S su Rai, Mediaset e La7. “E’ indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato”. Per le Tv private “è necessario rivedere anche i contratti di concessione per le televisioni private e definire un codice deontologico al quale devono attenersi”. Divieto assoluto di espressione di parola per i neo parlamentari grillini. Possono parlare per deputati e senatori, per i prossimi tre mesi, solo i capigruppo/portavoce, Roberta Lombardi per la Camera, e Vito Crimi per il Senato. “Loro sono stati titolati a parlare dopo aver discusso e condiviso i contenuti con i componenti del gruppo”. E chiude ‘l’editto bulgaro’ con un avvertimento-minaccia a movimentisti e neo parlamentari: ‘Attenti ai lupi!’. Dunque non parlate con giornalisti e non andate in televisione.

La risposta del Presidente Ordine dei giornalisti 

“Ho criticato la demonizzazione del M5S, di Beppe Grillo (e della sua famiglia) e di Roberto Casaleggio. Grillo ha idee che non condivido sull’Ordine dei giornalisti (altrimenti non lo presiederei: ho anche altri interessi). Ma questo suo continuo insultare i giornalisti non è degno di un uomo che dice di voler moralizzare la vita pubblica”. Lo ha affermato in una dichiarazione il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino. “Non ci sarebbero ‘folli assalti’ di giornalisti se fosse possibile avere colloqui civili con chi rappresenta una forza politica importante. Con questa attenzione ‘morbosa, malata, sconvolgente’, come dichiara, Grillo – ha sottolineato Iacopino- ha gestito scientificamente la sua popolarità. Ma la democrazia impone il confronto: i giornalisti fanno domande e lui risponde. O sceglie il silenzio, assumendosi la responsabilità di tacere. L’aggressione, per ora solo verbale, ai conduttori televisivi, accusati di volere, “con voce suadente, sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S” è una irresponsabile volgarità. Grillo non può continuare a sparare nel mucchio. Se ha contestazioni da fare le muova, con nomi e cognomi. L’Odg saprà intervenire così come ora reclama rispetto per quanti con serietà fanno il nostro lavoro. Lo sa Grillo quante migliaia di colleghi lavorano con la schiena dritta per spiccioli di euro? Penso di no. Dovrebbe informarsi”

 

 

Eugenio Bernardo

 

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