Ecoprestito 2019: come usufruire del Bonus Casa

Svariate le novità apportate dal Bonus casa, che sarà prolungato fino al 2021. Particolare risalto merita nel lungo elenco l’ecoprestito 2019 che consente di ricevere i fondi necessari per eseguire opere di ristrutturazione o efficientamento, pur non avendo a disposizione la necessaria liquidità. Un’agevolazione non di poco conto che richiede necessariamente il rispetto di alcune precise condizioni.

Ecoprestito 2019: come funziona?

Il Bonus casa 2019 prevede l’introduzione di un ecoprestito che consente a chi non ha liquidità immediata di non restare immobile, ottenendo un vero e proprio prestito atto unicamente ai lavori di ristrutturazione di immobili propri o da affittare. Lo Stato si farà in pratica garante del contribuente stesso, il quale potrà richiedere i fondi necessari a un tasso più basso rispetto alla norma.

Si fa riferimento però unicamente a una parte, seppur sostanziosa, dell’investimento necessario. Un contributo del governo per spingere i cittadini verso l’acquisto di una casa o l’avvio di un’attività. Azioni che in entrambi i casi richiedono un intervento di ristrutturazione degli ambienti. La liquidità garantita dovrà essere messa in circolo, aiutando le aziende operanti nel settore edilizio, dando così un contributo concreto all’economia del Paese. Al tempo stesso la restituzione del debito contratto avrà dei termini agevolati.

Ecoprestito 2019, come richiederlo

Lo Stato propone liquidità a tassi concorrenziali unicamente a una determinata fascia di individui. Per poter accedere all’ecoprestito 2019 sarà infatti necessario rientrare in specifiche categorie. Sfruttando tale incentivo sarà possibile ottenere una detrazione del 50% in riferimento all’importo speso, fino a una soglia massima di 96mila euro.

Il bonus ristrutturazione 2019 ha subito una proroga, non una modifica nella sua essenza in seguito all’approvazione della nuova legge di bilancio. Per questo motivo i requisiti e le modalità di fruizione sono rimasti invariati. Oltre all’ecoprestito da poter ottenere, è possibile avere accesso a una detrazione Irpef del 36% per le spese di ristrutturazione sostenute, fino a un tetto di 48mila euro per unità immobiliare. Qualora le spese riguardino il periodo che intercorre dall’1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2019, la detrazione raggiungerà il 50%, con un tetto di spesa pari a 96mila euro.

Ecco un elenco di chi potrà fare richiesta per il bonus ristrutturazioni e dunque per l’ecoprestito 2019:

  • Proprietari
  • Nudi proprietari
  • Locatari o comodatari
  • Titolari di un reale diritto di godimento (usufrutto, abitazione o superficie, uso)
  • Imprenditore individuale (se l’immobile non è strumentale)
  • Socio di cooperative divise o indivise
  • Soggetto che produce redditi in forma associata (società semplici in accomandita semplice o in nome collettivo), soggetti a questi equiparati e imprese familiari

Allo stesso modo potranno richiedere il bonus ristrutturazione 2019 anche coloro i quali sono coinvolti in casi di preliminare di vendita, a patto che:

  • Il soggetto sia entrato in possesso dell’immobile
  • Il soggetto abbia regolarmente registrato il compromesso
  • Il soggetto esegua i lavori di ristrutturazione a proprio carico

Qualora un proprietario abbia svolto dei lavori sull’immobile in autonomia, avrà diritto alla detrazione prevista per le sole spese di acquisto dei materiali edili. Per avere un’idea esaustiva della spesa da sostenere per i tuoi prossimi lavori, consigliamo sempre di richiedere un preventivo a personale qualificato.

Analizzati tutti i dettagli del bonus ristrutturazioni 2019, non resta che chiedersi come richiederlo. Occorrerà pagare le spese previste tramite bonifico bancario o postale, calcolando la detrazione spettante e facendo attenzione a conservare l’intera documentazione. La detrazione dovrà in seguito essere indicata nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno in cui la spesa è stata effettuata. Al suo fianco ovviamente andranno inseriti i dati catastali dell’immobile che è stato soggetto a lavori di ristrutturazione.

Ecco i documenti necessari:

  • Domanda di accatastamento dell’immobile
  • Dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori, dalla ristrutturazione del bagno a interventi di impermeabilizzazione dell’edificio
  • Delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori (in caso di interventi condominiali) e tabella della ripartizione delle spese
  • Autorizzazioni allo svolgimento dei lavori
  • Ricevuta di invio della Comunicazione ENEA

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