L’obiettivo ambizioso era individuare Ebola nel sangue di un potenziale paziente in modo rapido e in una fase molto precoce dell’infezione per minimizzare i rischi di contagio. Il risultato è che in poche settimane le aziende STMicroelectronics e Clonit in collaborazione con l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” hanno realizzato un dispositivo portatile di analisi genetica che in meno di 75 minuti consente di identificare la presenza del virus ebola.La soluzione, un prototipo di kit, è stata verificata con successo dall’Istituto Nazionale per le malattie Infettive Lazzaro Spallanzani secondo standard internazionali di comparazione. Il test consente di individuare la presenza del virus con estrema sensibilità anche in campioni di sangue umano di pochi microlitri. L’elevata sensibilità consente quindi la rilevazione della presenza del virus già in una fase estremamente precoce della malattia, riducendo notevolmente i rischi di contagio.Una diagnosi rapida porterebbe all’identificazione dei pazienti con Ebola con conseguente attuazione immediata di misure di isolamento, quindi riduzione del rischio di diffusione dell’infezione in comunità e inizio di un idoneo trattamento per il paziente.
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