E’ scomparso Marco Pannella

E’ morto Marco Pannella. Il leader radicale si è spento poco prima delle 14 nella clinica romana di Nostra Signora della Mercede dove era stato portato ieri pomeriggio. L’annuncio, con il Requiem di Mozart, è arrivato da Radio Radicale. Nella sua casa di via Panetteria, a pochi passi dal Quirinale, lo scorso 2 maggio aveva soffiato 86 candeline tra gli amici che non lo hanno mai abbandonato. Lottava con un tumore al fegato e uno ai polmoni e oggi,  in clinica, i compagni radicali di lungo corso: Rita Bernardini, Sergio D’Elia e Elisabetta Zamparutti,  responsabili di ‘Nessuno Tocchi Caino’,   e Alessandro Capriccioli, segretario dei radicali a Roma.Lunghissima  la sua vita politica. Nato a Teramo nel 1930, si era laureato in legge nel 1950 e  nel 1955, dopo un’esperienza nella gioventù liberale e nell’unione goliardica italiana, fonda il partito radicale insieme a Pannunzio, Carandini e Cattani. Diventa segretario del partito nel 1963, dopo un’esperienza a Parigi come corrispondente del ‘Giorno’, diretto da Marco Pannunzio.  Nel ’65 comincia la campagna divorzista con Loris Fortuna e  nel 1974 conduce l’iniziativa per il no all’abrogazione del divorzio. Un anno dopo, inizia la battaglia per la depenalizzazione delle droghe facendosi arrestare per aver fumato uno spinello in pubblico. Nel 1981 la vittoria al referendum  per il no all’abrogazione dell’aborto. In più occasioni, nel corso della propria lunga carriera politica, il carismatico leader di gran parte del radicalismo   italiano lascerà intendere pubblicamente di guardare anche ai valori della Destra storica  del paese. Tra i suoi riferimenti ideologici, vanno inoltre annoverati l’ambientalismo ecologista, il cattolicesimo liberale di Romolo Murri  e il  socialismo liberale. L’ampiezza dello spettro politico e ideologico al quale negli anni il politico italiano  ha fatto riferimento (ha avuto anche la tessera del Partito Socialista Italiano per alcuni anni), porta i suoi estimatori a vedere in lui un uomo che cerca di porsi di là dalle ideologie, mentre i suoi oppositori leggono nel suo operato una dose di ambiguità, e accusandolo  di inaffidabilità. E’ spesso stato travisato perché non si esprimeva  in schemi comunicativi giornalistici contemporanei,  preferendo esprimere  i suoi pensieri nelle lunghe conversazioni settimanali in onda sulle frequenze di Radio Radicale, generalmente condotte in studio dall’ex direttore Massimo Bordin, occasionalmente da Valter Vecellio,  o dal direttore attuale della storica emittente Paolo Martini. Nel 1976 che entra per la prima volta alla Camera come deputato e sarà rieletto nel ’79, nell’83 e nell’87. In tanti, negli ultimi anni, hanno invocato un seggio come senatore a vita per Marco Pannella. Tra i primi messaggi di cordoglio, quello del premier Matteo Renzi che stava parlando di Europa con il primo ministro olandese Mark Rutte: ‘E’ la scomparsa di un grande leader italiano, che ha segnato la storia dell’Italia e voglio  a nome mio personale,  del governo,  e della forza politica che rappresento fare un grande omaggio alla storia di questo combattente e leone della libertà’.

Luigi Viscardi

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