guardia di finanza Milano generica

Droga: confiscati beni per 1,2 mln a ‘boss’ di Cagliari

Beni per 1,2 milioni di euro sono stati confiscati, dopo che erano stati sequestrati a fine 2015 dalla guardia di finanza, a un trafficante di stupefacenti di Cagliari, Fabio Podda, 38 anni, considerato un boss della droga del quartiere di Is Mirrionis. Il Gico del nucleo di polizia tributaria ha eseguito il provvedimento emesso dal tribunale di Cagliari nell’ambito dell’operazione ‘chemin de fer’ avviata nel 2011 che si inserisce in una piu’ vasta indagine della Dda di Cagliari per contrastare il riciclaggio e l’intestazione fraudolenta dei proventi del narcotraffico. La scorsa settimana Podda era stato condannato a 11 anni nel processo d’appello bis contro la ‘banda’ di Is Mirrionis, accusata di associazione per delinquere specializzata nel traffico di droga.

La pena gli e’ stata ridotta, rispetto alla prima sentenza di secondo grado (poi annullata, con rinvio, dalla Cassazione), in base alla quale Podda avrebbe dovuto scontare 15 anni e mezzo. Secondo le accuse, la banda, di cui facevano parte anche due napoletani e un messinese, aveva importato in Sardegna oltre una tonnellata e mezzo di hashish dalla Campania e cocaina in un anno e mezzo di attivita’. I finanzieri hanno passato al setaccio l’intero patrimonio di Podda e della sua famiglia, accusata di averlo agevolato nel mascherare la reale titolarita’ del suo patrimonio. Se anche i beni (denaro e immobili) erano intestati ai familiari, il presunto boss, del tutto sconosciuto al fisco, ne manteneva la diretta disponibilita’, secondo quanto emerso dalle indagini della Gdf. I congiunti di Podda, peraltro, erano a loro volta ufficialmente privi di redditi e risorse che potessero giustificare le proprieta’ falsamente intestate. Conti correnti e titoli di credito per 563mila euro erano gia’ stati sequestrati al clan familiare gia’ a fine 2015, assieme a 3 appartamenti a Cagliari e Quartucciu e a quattro veicoli, fra auto e moto. Ora i beni sono stati confiscati, in base al testo unico antimafia, in vista dell’esproprio a favore dello Stato. Se confermata in altri eventuali gradi di giudizio, la misura diventera’ definitiva e il patrimonio costruito sul narcotraffico potra’ passare allo Stato attraverso l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita’ organizzata, che ne favorira’ un riutilizzo sociale. Negli ultimi due anni l’attivita’ investigativa dei finanzieri del comando provinciale di Cagliari hanno portato al sequestro e alla confisca di beni per oltre 20 milioni di euro.

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