Tabacci quando lavorava  con il ministro Giovanni Marcora  conobbe Mario Draghi. In seguito Goria fece Tabacci  capo della segreteria tecnica. Il ministro poteva nominare due consulenti e chiamò  Innocenzo Cipolletta chiedendo a Tabacci  di trovare l’altro che individuò un giovane brillante, che rientrava in Italia alla fine di un ciclo di perfezionamento al Massachusetts Institute of Technology con il professor Franco Modigliani, che due anni dopo avrebbe preso il Nobel per l’Economia. Parliamo di Mario Draghi che ricevette  la  nomina.

Nello staff c’erano anche Mario Sarcinelli, poi arrivò Andrea Monorchio, ragioniere generale dello Stato, e allora il contraltare in Banca d’Italia chi era? Il professor Carlo Azeglio Ciampi. Due anni dopo, quando per l’Italia si liberò un posto alla Banca Mondiale, Goria propose a Draghi di andare. Tornò come direttore generale del Tesoro, con Guido Carli, poi è stato Governatore della Banca d’Italia, poi presidente Bce. Una carriera smagliante e meritata, tutto il mondo lo conosce e  non si è mai perso  di vista con Bruno Tabacci.