Dopo addio di diversi a.d., Trump scioglie due consigli

Anche in questo caso ha voluto dare l’impressione di essere lui a decidere il gioco. Così, dopo la fuoriuscita di diversi amministratori delegati dai consigli del presidente americano, Donald Trump ha preferito scioglierli. “Invece di fare pressione agli uomini d’affari del Manufacturing Council e dello Strategy and Policy Forum, metto fine a entrambi. Grazie a tutti!”, ha scritto il presidente su Twitter, poco dopo l’ennesima mossa degli amministratori delegati: nel primo pomeriggio infatti Stephen A. Schwarzman, a.d. di Blackstone e una delle persone più fidate di Trump all’interno della comunità del business di New York, ha organizzato una riunione telefonica per decidere in che modo procedere. La decisione finale è stata quella di lasciare tutti insieme il consiglio.

Tra i nomi ci sono quelli di Laurence D. Fink do BlackRock, Ginni Rometty di IBM, Rich Lesser di Boston Consulting e Toby Cosgrove di Cleveland Clinic. “Non c’è assolutamente posto per l’intolleranza, il razzismo e la violenza in questo Paese” perché “sono un affronto ai valori americani chiave”, ha detto in una dichiarazione lo Strategic and Policy Forum. La loro scelta segue quella di mercoledì mattina di Denise Morrison del gruppo Campbell Soup e quella di Inge Thulin di 3M. Tutti si sono dimessi per le dichiarazioni di Trump in seguito alla manifestazione di gruppi di suprematisti bianchi a Charlottesville, in Virginia, dove una ragazza di 32 anni ha perso la vita. Trump dopo aver condannato i razzisti in ritardo di tre giorni, ieri, in una conferenza stampa, ha ancora una volta dato la colpa ad “entrambe le parti” e alla “alt-left”, la sinistra radicale, come Trump l’ha definita.

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