Disastro aereo in Egitto, jihadisti dell’Is postano sul web la foto della bomba

 I jihadisti del sedicente Stato Islamico (Is) hanno postato su Internet una foto che ritrae una bomba rudimentale che sarebbe stata utilizzata per fare esplodere l’aereo russo 23 minuti dopo essere decollato il 31 ottobre scorso dall’aeroporto di Sharm el-Sheikh. Lo sostiene l’emittente satellitare al-Arabiya. La foto della bomba è stata pubblicata sull’ultimo numero di Dabiq, la rivista online dell’autoproclamato Califfato islamico. Accanto a quella della bomba è stata pubblicata un’immagine del relitto dell’aereo russo precipitato sulla Penisola del Sinai e una dei ‘passaporti dei crociati morti ritrovati dai mujahedin, come recita la didascalia. Nell’articolo viene indicata la data del 31 ottobre quando i soldati del Califfo sono riusciti ad abbattere un aereo russo sopra la Provincia del Sinai. A bordo c’erano più di 220 russi crociati. Tutti morti. E questo è per dimostrare ai russi e ai loro alleati che non avranno pace nei territori e nei cieli dei musulmani. L’uccisione, da parte loro, di decine di persone attraverso i loro raid porterà loro solo disgrazie e verranno uccisi, come loro uccidono. Dio volendo. L’azione era stata rivendicata lo stesso 31 ottobre dalla ‘Provincia del Sinai’, cellula egiziana dell’Is. Il quotidiano russo Kommersant, citando esperti a Mosca dell’intelligence russa e dell’Aviazione vicine alle indagini sull’attentato, ha riferito che la bomba sarebbe stata piazzata sotto il sedile di un passeggero situato accanto al finestrino. La rivelazione, se confermata, smentirebbe quanto sostenuto inizialmente sull’attacco, ovvero che sarebbe stato provocato da una bomba collocata nella stiva. Secondo le fonti, l’analisi di un foro su una sezione dell’A321 indica che l’esplosione è avvenuta all’interno dell’aereo. La bomba apparentemente è esplosa nella parte posteriore della cabina, in prossimità della coda dell’aereo. Di conseguenza, la coda si è distaccata e il resto dell’aereo è andato in pezzi, provocando la morte immediata di tutte le persone a bordo a causa di un drastico calo di pressione all’interno, ha dichiarato uno degli esperti. Il presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi e il suo omologo russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica hanno sottolineato l’importanza di rafforzare la cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo. Per i due capi di Stato è necessario un approccio internazionale globale che preveda l’adozione di misure ferme e preventive contro le forze estremiste e terroriste che colpiscono ormai tutti i Paesi del mondo senza distinzione.

Circa Roberto Cristiano

Riprova

Baltimora, ponte crolla in acqua dopo urto con una nave: si temono morti e feriti

Si temono morti e feriti a Baltimora, nello Stato americano del Maryland, dopo che una …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com