Di Maria all’ultimo respiro! Argentina ai quarti

Angel Di Maria salva l’Argentina con un sinistro chirurgico a due minuti dai fantasmi dei calci di rigore. Un gol meritato per l’ala del Real fondamentale per le sorti dell’Argentina quanto Lionel Messi. Non è uomo che segni tanto ma chiedete a Carlo Ancelotti quanto importante sia il lavoro di Di Maria, uno che i gol li fa fare e anche in quantità. Ma nel pomeriggio brasiliano i ruoli si sono invertiti con Messi a rifinire e Di Maria a concretizzare e spazzare via lo spettro dei rigori che sembravano inevitabili. È Palacio che tiene vivo un pallone  a centrocampo e rilancia l’azione argentina. Per una volta, forse la prima, l’Argentina ha metri. Li aggredisce Messi che come una calamita attira a se i difensori prima di allargare per Di Maria che di sinistro trova l’angolino lungo per il gol che vale la qualificazione anche perché, durante l’assedio finale, Dzemaili colpisce un palo clamoroso. L’Argentina, quindi, va avanti ma come il Brasile, come l’Olanda, come la Germania, come la Francia, lo fa soffrendo in un Mondiale che dimostra ancora una volta come non esistano squadre materasso e che si conferma il torneo delle occasioni mancate per le piccole grandi Nazionali come Messico, Algeria e appunto Svizzera. Una Svizzera che si è difesa splendidamente per 117 minuti e che è stata punita oltremodo sull’unico varco concesso. Gli elvetici tra l’altro durante il primo tempo hanno avuto due ocacsioni clamorose con Xhaka su cui ha salvato Romero e con Drmic che con una scelta inconcepibile, solo davanti a Romero, ha tentato un pallonetto assurdo. Nella ripresa Higuain e soprattutto Messi hanno avuto le chance per chiudere la pratica ma Benaglio è stato super. La Pulce questa volta non ha segnato, è stato sottotono ma si è dimostrato ancora una volta l’interruttore che può accendere l’Argentina, oggi però illuminata soprattutto dal genio di Angel Di Maria. Durante i supplementari, quando la partita sembra trascinarsi stancamente verso i rigori, proprio Di Maria è l’unico che sembra opporsi a questo destino. Al 108′ scarica un sinistro violento che Benaglio toglie da sotto l’incrocio. Stesso copione tre minuti dopo ma il tiro dell’ala Real viene messo in angolo da un difensore. Sono le prove generali del gol che vi abbiamo raccontato già prima. Palacio da il là, Messi serve l’assist, Di Maria trova il gol, l’Argentina vola ai quarti e fa festa.

Sebastiano Borzellino

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