Di Maio: ‘Reddito di cittadinanza solo per gli italiani’

È andato in scena questa mattina un vertice di governo per fare il punto sulla Manovra a una settimana dalla scadenza per la sua definizione e versione definitiva. Hanno preso parte al vertice il premier Conte, il ministro Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Tria. Tra le figure di spicco assente solo Luigi Di Maio, ancora in Cina per impegni istituzionali. Per il Movimento Cinque Stelle presenti Fraccaro e Laura Castelli.

Mettendo da parte per un attimo le fibrillazioni legate agli assetti del governo, le scintille con l’alleato, sempre più scomodo, Matteo Salvini e la rigidità granitica del ministro dell’Economia Giovanni Tria Di Maio, il vicepremier Luigi Di Maio esce allo scoperto e punta i piedi: ‘Il reddito di cittadinanza sarà solo per gli italiani’.

Un messaggio chiaro e forte indirizzato non solo ai connazionali ma soprattutto al titolare del dicastero del Tesoro.  Lo dice scegliendo Radio Anch’io e nel corso dell’intervista risponde a Tria, che ieri in audizione al Senato aveva specificato che la misura sarebbe stata rivolta anche agli stranieri.

‘Noi abbiamo corretto la proposta di legge che avevamo presentato anni fa, nel 2014. E’ singolare che ritorni in auge. Già nel 2016 l’abbiamo modificata. Stiamo lavorando sulla platea. E’ logico che la devi restringere ai cittadini italiani’, ha detto Di Maio, ‘perché per l’assegnazione del reddito è chiaro che è impossibile, con i flussi immigratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani’

Di Maio è in collegamento dalla Cina dove è in missione e parla mentre a palazzo Chigi, come detto,  è in corso un nuovo vertice sulla manovra.

L’incontro è stato convocato per fare il punto sulla prossima legge di Bilancio in vista del varo della nota di aggiornamento al Def entro il prossimo 30 settembre.

‘Il tema non è di quanto sforare ma quante risorse ci servono per migliorare la qualità della vita degli italiani, per mandare in pensione e assumere giovani, per dare un reddito di cittadinanza, meno tasse con la flat tax alle imprese’, ha detto Di Maio a Radio uno spiegando che in base a questo calibriamo il deficit e la spending review: ‘La maggior parte delle risorse arriverà dai tagli agli sprechi, se andranno a regime tra un anno e mezzo facciamo un pò di deficit, tanto l’economia crescerà e poi rientriamo, lo hanno fatto tutti i Paesi che oggi stanno crescendo’.

Riforma della legge Fornero, pace fiscale e flat tax per aziende e partite Iva sono i temi caldi del vertice di governo a Palazzo Chigi, dove Lega e Movimento Cinque Stelle dovranno fare il punto e trovare un accordo sulle priorità economiche del governo. Stando a quanto riferito da voci vicine a Palazzo Chigi, i pentastellati sarebbero infastiditi dalle pressioni della Lega e i rapporti si sarebbero ulteriormente incrinati dopo il summit tra Salvini, Berlusconi e la Meloni che hanno rilanciato le ambizioni della coalizione del centrodestra.

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