Di Maio: La Lega bara, non vuole tagliare i parlamentari

Prima l’esultanza per aver incassato l’ok della Lega ad approvare subito la legge sul taglio dei parlamentari. Poi, guardando la realtà, si rende conto che questo via libera potrebbe nascondere un tranello e mettere nell’angolo il M5S o quanto meno screditarlo agli occhi degli italiani. La mossa di Matteo Salvini di dire sì ai pentastellati alla riforma costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari e per andare subito alle elezioni obbliga Di Maio, vista la richiesta di sfiducia a Conte, ad abbracciare il Pd o seguire l’ormai ex alleato sulla strada delle elezioni dopo il via libera al taglio della Casta. Deve decidere con chi stare e cosa fare. Politicamente, forse, oggi al Senato ha vinto Salvini nonostante la bocciatura della richiesta della Lega. Probabilmente voleva raggiungere questo risultato e forzare un abbraccio ‘obbligato’ tra Pd e Pentastellati per capitalizzare questo ‘inciucio’ in vista delle elezioni. Su questo tema l’ultima parola spetta a Sergio Mattarella ma per il capo politico del Movimento non sarà facile scegliere la strada migliore da seguire. Da vincitore rischia di trasformarsi in sconfitto. Così utilizza facebook per lanciare l’allarme.

“La Lega dopo aver detto sì al taglio dei parlamentari non ha perso 5 minuti di tempo per aggiungere che sfiducerà Giuseppe Conte. Questa  – scrive di Maio – è la mossa della disperazione, si sono infilati in un vicolo cieco e vi spiego il perché.

Segnatevi queste due date:

– Il 20 agosto ci saranno le comunicazioni di Conte in Senato e la Lega vuole votare contro per sfiduciare il Presidente del Consiglio dei Ministri.

– Il 22 pomeriggio alla Camera si voterà il taglio dei parlamentari.

Dovete sapere che quando viene sfiduciato un governo, si paralizza anche l’attività parlamentare e si cancellano i calendari. Dunque, se la Lega sfiducia Conte il 20 agosto lo fa solo per non tagliare i parlamentari due giorni dopo. E avrà preso in giro ancora una volta gli italiani. E niente – conclude Luigi di Maio – , stavolta gli è riuscita male. Vediamo che faranno davanti a Conte. Noi li aspettiamo al varco”.

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