Di Maio: ‘Gara su Ilva non poteva essere annullata’

Non si chiudono ancora le polemiche sull’Ilva, dopo la sigla dell’accordo giovedì scorso tra sindacati e Arcelor Mittal. Il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha chiuso formalmente il procedimento   avviato sulla gara di aggiudicazione dell’acciaieria ma ha disposto ‘di non procedere all’annullamento’.

Nello stesso tempo Di Maio ha pubblicato sul sito del Mise il parere dell’Avvocatura di Stato che ha giudicato annullabile la gara solo se si ravvisa un ‘particolare interesse pubblico’ e ha espresso dubbi sulla mancata valutazione dell’offerta di Acciai Italia. Dunque per annullare l’aggiudicazione dell’Ilva ad Arcelor Mittal non basta che la procedura abbia profili di illegittimità ma è necessario l’interesse pubblico ‘attuale e concreto’.

Non si è fatto attendere l’affondo del ex ministro Carlo Calenda che ha chiesto le dimissioni di Di Maio: ‘In un Paese serio un Ministro che distorce un parere istituzionale si dimette’

 Di Maio ha replicato: ‘Come abbiamo già raccontato, nella gara di assegnazione per l’Ilva c’è stato pochissimo di regolare. In soli tre mesi abbiamo verificato le carte: potevano essere fatti i rilanci per migliorare l’offerta, ma non sono stati presi in considerazione. Si poteva revocare la gara per opportunità essendo il bene pubblico il primo fine da perseguire, ma non è stato fatto, dilatando i tempi e facendo scappare ogni altro possibile competitore. C’è stato un ‘eccesso di potere’ ma a termini di legge l’illegittimità dell’atto non è sufficiente per annullarlo. L’Avvocatura, senza che le sia stata formulata un’apposita richiesta, ha specificato che il parere era sottratto al diritto di accesso’.

Sulla mancata riapertura dei termini della gara per l’Ilva a fronte di un consistente ampliamento del margine temporale per la realizzazione del piano ambientale se lacuna vi è stata, essa pare riferibile più che all’operato dell’Amministrazione al mancato coordinamento da parte del legislatore, in ottica pro-concorrenziale, del termine per la presentazione delle offerte rispetto alla dilatazione dei tempi per l’esecuzione degli interventi ambientali: in astratto il legislatore avrebbe potuto adeguare il primo al secondo, sì da consentire la più ampia e consapevole partecipazione di altri soggetti.

La prossima settimana sono attesi i risultati del referendum degli operai.

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