Denise Pipitone, spunta ragazza in Russia: reazione della madre

Possibile svolta nel caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il primo settembre del 2004. All’epoca dei fatti aveva solo 4 anni e ora che sono passati 16 anni dalla vicenda una novità riaccende la speranza per i genitori e l’Italia intera.

Denise Pipitone è stata vista l’ultima volta mentre giocava davanti casa, all’angolo tra le vie Castagnola e La Bruna, poi di lei si è persa ogni traccia. Tanti anni di ricerche non hanno ancora portato nessun risultato.

La segnalazione che potrebbe segnare la svolta nel caso di Denise arriva dalla Russia. Una giovane donna che abita a Mosca, infatti, è stata rapita da bambina e non ha idea di chi siano i suoi veri genitori. Per questo motivo è apparsa in televisione.

Trovata in un campo nel 2005, un anno dopo la scomparsa di Denise, la ragazza sembra avere un aspetto compatibile con quello della bambina scomparsa da Mazara del Vallo.  A mostrare l’appello della ragazza sarà “Chi l’ha visto?”, nella puntata in onda mercoledì 31 marzo su Rai 3.

Ci sono alcuni elementi in comune tra le storie delle due ragazze: sui social network, molti utenti stanno già postando foto in cui confrontano i volti della ragazza russa e quello della mamma di Denise, Piera Maggio. Le due si assomiglierebbero molto.

Lo scorso luglio, inoltre, la Procura di Marsala aveva diffuso la ricostruzione fotografica fatta da team di specialisti dei carabinieri del Ris per capire che aspetto avrebbe oggi Denise: anche in questo caso i risultati sembrano essere compatibili con la ragazza trovata in Russia.

Non è la prima volta che si assiste a segnalazioni del genere, quindi per il momento la mamma di Denise, Piera Maggio, non si è sbilanciata. I punti oscuri, infatti, sono ancora tanti: tra tutti, in molti si chiedono perché la ragazza trovata in Russia, se è davvero Denise, non parla italiano.

La madre di Denise Pipitone, Piera Maggio, attraverso il suo legale (Giacomo Frazzitta) ha fatto sapere che “attendiamo l’esame del Dna e siamo speranzosi“.

Piera Maggio e il suo avvocato sono in attesa di partire per la Russia, completato l’iter d’autorizzazione da parte del Ministero degli Esteri russo per poter entrare nel Paese, nel rispetto delle norme previste per la pandemia.

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