Delitto di Sarah Scazzi e dichiarazioni di Cosima Serrano

TARANTO. “Mio marito ha tentato di aggredirmi due volte. La prima con un’accetta, la seconda volta in campagna con una pietra”,   ha riferito Cosima Serrano, parlando di Michele Misseri e rendendo dichiarazioni spontanee al processo d’appello per il delitto di Sarah Scazzi. Si è parlato tanto di invidia, gelosia, ma non ho mai sentito che tipo di gelosia, invidia, di quale rancore? Ci siamo sempre aiutati l’un l’altro tra genitori e sorelle, quando Concetta ha avuto bisogno di me sono stata sempre presente, sempre a disposizione, non me lo facevo ripetere due volte”, ha detto ancora Cosima Serrano. Il fioraio racconta un sogno, è assurdo che Sarah si trovasse lì in strada e Anna Pisanò ha amplificato un sogno. Quel giorno Sarah non l’ho vista proprio, l’ho vista la sera prima. Il 26 agosto  sono andata a lavorare la mattina, siamo andati fra San Giorgio Jonico e Taranto, sono tornata non prima delle 13.30 e a casa non c’era nessuno. Dopo la scomparsa di Sarah ho pensato avesse avuto un incidente.  Meno di 24 ore dopo ho pensato: o l’hanno presa per farle violenza o qualcuno di San Pancrazio Salentino vuole vendicarsi per il padre.  Il processo è stato aggiornato al 13 marzo prossimo, quando l’avv. Nicola Marseglia, che difende Sabrina Misseri insieme all’avv.Franco Coppi, depositerà una memoria difensiva. Nell’udienza del 27 marzo ci sarà la discussione del sostituto procuratore generale Antonella Montanaro, e dal primo aprile inizieranno le arringhe difensive. La sentenza potrebbe essere emessa ai primi di maggio.

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