Delega fiscale, ok della Camera

Roma – Concluse alla Camera le votazioni per la fiducia alla delega fiscale. L’ultima votazione prima del voto finale aveva registrato 357 si e 64 no con 9 astenuti. Una fiducia targata Pd (185 deputati su 204), vista la scarsa presenza in aula del Pdl (solo 118 deputati su 209).

Cosa cambierà in tema di fisco dopo il vaglio del provvedimento al Senato? Sistema tributario, catasto, evasione ed elusione fiscale. E proprio questi sono i quattro articoli che compongono il testo: procedure, revisione dei fabbricati, abuso e revisione del sistema sanzionatorio e, da ultimo, razionalizzazione e riscrittura della tassazione dei redditi di impresa e dei sistemi dei giochi. Il governo in caso di approvazione definitiva dovrà adottare, entro 9 mesi dall’entrata effettiva in vigore, una serie di provvedimenti che rivedano dalle fondamenta il sistema e l’apparato di riscossione fiscale vigente.

Non cambiano dunque le tasse, ma potranno esserci cambi di gestione, di versamenti e di riscossione dei tributi tanto per gli organismi pubblici quanto per gli utenti.

In primis, le procedure: il governo chiamato a rispondere ai requisiti della delega fiscale sarà quello conseguito dall’esito delle elezioni politiche del prossimo marzo, che potrà chiedere comunque una riformulazione dei testi qualora non intenda conformarsi in toto alle disposizioni licenziate dalle Aule.

Riguardo ai contenuti, parliamo di riforma del catasto, attesa da innumerevoli esperti e professionisti del settore. Nel testo, viene inclusa la suddivisione degli ambiti territoriali del mercato e la relativa determinazione del valore patrimoniale, mediante il ricorso alle misure di superficie invece che della ripartizione in vani come attualmente in vigore.In questo modo potranno eliminarsi eventuali differenze indebite come sono emerse nel versamento dell’Imu. Per gli edifici dall’accertato interesse storico e artistico, bisognerà tenere conto delle eventuali spese di manutenzione.

Evasione, erosione ed elusione: confermate le tutele per i redditi di tutte le fasce e i soggetti contribuenti, individuali o collettivi, al governo verrà attribuita una delega speciale, con monitoraggio continuo dei fenomeni di evasione e di erosione mettendole in sintonia con le procedure di bilancio. Riguardo al cosiddetto “abuso del diritto“, o uso improprio dei contenuti giuridici per vedersi riconosciuto unosconto nelle imposte, verranno potenziate le misure di cooperazione e di comunicazione tra erario e contribuenti.

Alle imprese sarà demandato l’onere di costituire misure di controllo per ridurre il rischio fiscale, traguardo che verrà “premiato” con una riduzione sulle eventuali sanzioni.

Sanzioni: i procedimenti in corso andranno rivisitati secondo un metro in grado di misurare la gravità dei comportamenti contestati, con particolari inasprimenti per condotta fraudolenta, o finalizzata all’utilizzo di documentazione falsa. Aumentati, come sta avvenendo con redditometro e anagrafe dei conti correnti, i ricorsi a sistemi ditracciabilità dei pagamenti, con la previsione anche di un rafforzamento degli apparati di fatturazione elettronica.

Capitolo fondamentale della delega fiscale è quello che riguarda l’organizzazione dell’amministrazione tributaria, che investe i vari livelli di governo e gli apparati di controllo, riscossione, supporto e sorveglianzasull’adempimento dei contributi richiesti, inclusa la trasformazione dell’AAMS in Agenzia dei Giochi.

Le entrate locali verranno ripensate attraverso un ammodernamento delle procedure per l’ingiunzione fiscale. Saranno rimodulati i requisiti per l’iscrizione all’albo dei concessionari e per l’implementazione di specifiche modalità di controllo.

La tutela dei contribuenti sarà, secondo il testo della delega fiscale, garantita da alcune misure quali la non pignorabilità di precisi beni d’impresa e un allentamento delle sanzioni in caso di comprovata adesione aglioneri contributivi.

Capitolo Irpef e Ires: nel caso di imposte sui redditi di impresa di soggetti aderenti all’imposta sule persone fisiche, viene introdotta l’assimilazione correlata all’imposta sul reddito stesso, allineata all’aliquota Ires.

Sarà poi il governo a definire i criteri di irregimentazione per le categorie di piccoli imprenditori e professionisti, soprattutto in merito alla possibilità di autonoma organizzazione.

Anche le società di comodo dovrebbero finire nel calderone della delega fiscale: per queste, viene paventata una possibile revisione della disciplina, con l’allontanamento di eventuali sperequazioni a fine di riduzioni fiscali. Verrà anche inserita, previo provvedimento governativo, l’Iva di gruppo.

Infine, i giochi: si punta a proteggere i minori dalla pubblicità in luoghi pubblici e a intervenire contro la ludopatia, come già tentato con il decreto Balduzzi. Ridefiniti i compensi diretti ai concessionari, rivisitato il modello tributario gravante sul comparto delle lotterie e delle attività ludiche sottoposte a regime di controllo statale.

Sa.Ia.

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