Def: arriva ‘Agenda crescita’, punta su imprese-lavoro

“Proseguire gli sforzi per “porre le basi per una crescita solida e sostenibile”. Se lo propone il governo con il Programma nazionale di Riforma, in arrivo con l’aggiornamento del Def, intitolato ‘Un’agenda per la crescita’, Nella bozza, in possesso dell’ANSA, si sottolinea che la strategia di crescita dovrà puntare su imprese e lavoro. I provvedimenti da attuare “in via prioritaria” in questa cornice dovranno riguardare la riduzione del debito, la qualità e l’efficienza della pubblica amministrazione, il sistema finanziario, il mercato del lavoro, le riforme fiscali e la concorrenza. Nella relazione si osserva anche che “tempi e intensità” della ripresa si misureranno anche su un quadro di politica economia “stabile”, sul pagamento dei debiti P.a. (l’obiettivo è di ”proseguire sul monitoraggio e imprimere una ulteriore accelerazione”) e sulla capacità di attrarre investimenti. Per gli investimenti, si sottolinea nella bozza, uno degli strumenti è il piano del governo Destinazione Italia, che sarà veicolo di “politiche e riforme per migliorare l’ambiente imprenditoriale, aumentare l’attrattività del nostro Paese e valorizzare asset pubblici”. Nel 2014 il debito si attesterà “secondo le previsioni al 132,2% del Pil”. E’ quanto si legge nella bozza del Programma nazionale di riforma in arrivo con l’aggiornamento del Def, nel quale si individua la riduzione ”dell’elevatissimo rapporto debito/Pil” come uno degli obiettivi da perseguire ”in via prioritaria”.

Spostare il carico fiscale da ”lavoro e capitale a consumi, beni immobili e ambiente’, ridurre ”il cuneo fiscale, rivedere l’ambito di applicazione delle esenzioni e aliquote ridotte dell’IVA e delle agevolazioni fiscali dirette”, adeguare catasto ai valori di mercato. Sono alcune priorità delle riforme contenute nella bozza del Def.

Pareggio di bilancio strutturale e pieno rispetto degli impegni europei, mantenendo il disavanzo entro il 3%, sono il ”perimetro obbligatorio” per qualsiasi intervento futuro, anche perché l’Italia ”non può permettersi di tornare indietro sulla procedura d’infrazione”. E’ quanto si legge nella bozza del Programma nazionale di riforma in arrivo con il Def. Quindi per quest’anno ”interventi aggiuntivi di sostegno all’economia” si potranno fare solo a ”saldi invariati”, con il reperimenti di risorse di copertura.

(Fonte Ansa)

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