Decretone, Mattarella firma: via libera a Quota 100 e Reddito di Cittadinanza

 Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge che, di fatto, introduce il Reddito di cittadinanza e Quota 100 per la pensione.

 Il testo, approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 17 gennaio, è stato oggetto nei giorni successivi di diverse limature che hanno ritardato la firma del Colle. Con la pubblicazione in Gazzetta nella serata di ieri il provvedimento è ufficialmente entrato in vigore con il Parlamento che ha 60 giorni di tempo per la conversione in legge.
Come prevedibile, la firma da parte del Colle è stata accolta con soddisfazione dal vicepremier Luigi Di Maio che su Facebook scrive:“Bentornato Stato Sociale!”. “Ora aspetto il momento in cui, grazie al lavoro di deputati e senatori, firmerà la legge con cui taglieremo lo stipendio di tutti i parlamentari e finalmente potremo dire addio privilegi! Il 2019 sarà un grande anno!”, ha concluso.
Un inter lungo, sofferto e pieno di ostacoli per quelle che sono state ribattezzate a più riprese le due misure bandiera, cuore pulsante del contratto del Governo gialloverde.
VIA LIBERA A QUOTA 100 – Semaforo verde, dunque, per la misura che di fatto riforma e , dunque, cambia il volto del sistema pensionistico italiano,attraverso la ridefinizione dei requisiti minimi per l’accesso al pensionamento anticipato accompagnata da provvedimenti per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani.
Nel capitolo pensioni, dunque,  il decretone varato dal Governo introduce in via sperimentale per il triennio 2019-2021, la possibilità di andare in pensione con 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 38 anni. I requisiti possono essere raggiunti anche con il cumulo gratuito di versamenti effettuati in gestioni diverse. La pensione “quota 100” non è cumulabile, a far data dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro dipendenti o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5mila euro lordi annui. Infine, la decorrenza della pensione scatta con una finestra mobile di tre mesi.
A partire dal prossimo aprile, via anche al reddito e alla pensione di cittadinanza (Rdc) che sarà riconosciuto a  soggetti e nuclei familiari in condizioni di particolare disagio economico e sociale che soddisferanno una serie di requisiti: cittadinanza italiana, o di paesi della Ue, o con permesso di soggiorno di lungo periodo. È necessaria la residenza in Italia in via continuativa da almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.
Tra i requisiti economici: Isee inferiore a 9.360 euro annui; patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30mila euro; patrimonio finanziario non superiore a 6mila euro che può arrivare fino a 20mila per le famiglie con persone disabili.
Sul provvedimento è intervenuta anche la ministra per il Sud Barbara Lezzi., che a proposito dell’assunzione dei Navigator, figure chiamate a seguire ed affiancare in tutte le fasi i beneficiari del provvedimento, ha spiegato che “arriverà nelle prossime settimane. Piano piano li assumeremo tutti” perchè “fanno parte integrante del progetto del reddito di cittadinanza”. Lo faremo, ha spiegato, “tramite l’Anpal, ci saranno dei contratti co.Co.Pro., Così come abbiamo previsto nel decretone, con evidenza pubblica, e poi saranno stabilizzati”. 

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